Come avere il permesso per disabili? Ecco le pratiche

Poter parcheggiare in appositi spazi riservati è un diritto per i disabili che per ottenere il permesso devono compiere varie pratiche.

Il fatto che la società odierna abbia accettato il fatto che ci debbano essere delle tutele nei confronti delle persone più sfortunate è un grande passo avanti. Per tutti ormai è un qualcosa di naturale e giusto, ma alle volte le pratiche per ricevere i permessi sono molto lunghi.

Parcheggio disabili
Parcheggio disabili (Adobe)

Coloro che hanno diritto a poter usufruire del contrassegno per poter parcheggiare negli spazi riservati a disabili sono coloro che presentano delle menomazioni fisiche. Non importa che esse siano permanenti o solamente momentanee, devono essere dimostrate.

Tra le principali motivazioni vi sono i limiti legati alla deambulazione, in quanto logicamente limita la possibilità di schiacciare i pedali, e la cecità. In entrambi i casi il rilascio viene effettuato per un tutore, qualcuno che dunque dia una mano in situazioni di difficoltà.

L’ente che è adibito per il rilascio o meno del certificato è l’ASL di competenza della propria città, con quest’ultima che dovrà fare i vari controlli medici. Una volta accertato che si hanno i requisiti per poter avere il permesso si dovrà passare al Comune.

Qui dentro si dovrà regolarmente compilare il modulo legato alla domanda di rilascio e il permesso sarà valido per la durata di 5 anni. Naturalmente non può essere permanente, dato che nel caso in cui una particolare malattia dovesse migliorare negli anni porterebbe alla perdita del certificato.

Le tempistiche sono legate alla burocrazia, dunque ci vogliono diverse settimane e il rinnovo è sempre consigliato con un anticipo sulla scadenza di circa un mese.

Si può sempre usare il permesso per disabili: ecco quando si entra in divieto

Nei casi che abbiamo sopra riportato per quanto riguarda il rilascio del permesso per il parcheggio nelle zone riservate ai disabili, abbiamo specificato come quasi sempre debba essere una seconda persona a guidare.

Ricordate però che questo non fa anche del guidatore automaticamente una persona che ha diritto al contrassegno. Non vi è infatti un legame diretto tra il Comune e la vettura maggiormente utilizzata, ma solo con la persona.

Se per esempio doveste avere un figlio disabile, il contrassegno sarebbe sempre ben visibile nella vostra macchina, ma se doveste andare a fare la spesa da soli non avrete il diritto di parcheggiare nell’aria riservata.

Il tagliando è creato in base alla persona, dunque se non è presente un invalido che dimostra i suoi problemi, il contrassegno vale poco. Nel caso in cui si dovesse essere pizzicati a sostare in uno di questi parcheggi la multa diventerebbe molto elevata.

Il minimo è di 168 euro mentre il massimo arriva fino a 672 euro, aggiungendo anche una decurtazione di ben sei punti della Patente. Ricordatevi però che parcheggiare in una zona riservata ai disabili è un danno soprattutto a persone che soffrono, non approfittatene mai.

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