In arrivo una FIAT Panda cinese? E’ praticamente identica

La FIAT ha nella Panda uno dei suoi modelli di punta e di recente ha dato il via a una nuova versione elettrica davvero conveniente.

Si sta parlando in maniera sempre più insistente del definitivo passaggio al mondo dell’elettrico per quanto riguarda le automobili, anche se il 2035 non dovrebbe essere più l’anno X di questo epocale cambiamento.

Nonostante questo è normale come le varie aziende stiano cercando di rinnovare sempre di più la propria gamma e fare in modo di dare vita a veicoli di primo livello in versione elettrica, con la FIAT che con la nuova Panda sembra essere stata in grado di fare centro.

FIAT Panda (AdobeStock)
FIAT Panda (AdobeStock)

Ad annunciare un ampliamento delle automobili elettriche all’interno del Gruppo Stellantis è stato proprio il CEO dell’azienda, ovvero Carlos Tavares, che ha specificato come ci dovrà essere quasi un raddoppio dei modelli elettrici in produzione.

Attualmente infatti sono 22 le auto con batteria che vengono messe sul mercato, ma il numero dovrà salire a 30 nel 2023 e poi a 42 nel 2024 e una di queste novità sembra coinvolgere proprio la Panda.

Si tratta di un’idea che da diversi anni sta stuzzicando il mondo del Gruppo Stellantis, soprattutto perché stiamo parlando di un modello che è già stato ampiamente apprezzato in passato nelle sue versioni diesel e benzina, senza dimenticare il 4×4 ormai fuori produzione.

Il problema è che è da poche settimane nata una nuova Panda Mini elettrica e che viene messa sul mercato alla cifra davvero molto contenuta di soli 5000 euro, ma c’è un problema: non si tratta di una FIAT.

I produttori di questo nuovo modello sono i gestori dell’azienda cinese di Geely, con questi ultimi che hanno deciso di utilizzare questo nome storico dell’industria italiana, anticipando così la concorrenza dello stesso Gruppo Stellantis.

Nuova Mini Panda elettrica: perché Geely ha anticipato la FIAT

La motivazione per la quale il Gruppo Stellantis è costretto a rimanere a guardare e accettare così la nascita di una nuova Mini Panda è legata al fatto che in Cina l’azienda non ha il benché minimo potere.

Il marchio “Panda” non è stato registrato nel mercato orientale e dunque nulla ha impedito a Geely di dare vita a un modello molto piccolo, ma che si è ampiamente rifatto alla Panda “originale”. La sua lunghezza è di circa 3 metri, per una larghezza di 1,50 metri e un’altezza che si stanzia a 1,60.

Al suo interno ha una batteria che può essere modificata in base alle esigenze del compratore, con la versione standard che è da 9,6 kWh, mentre quella più prestazionale è da 17,3 kWh. Nel primo caso si potranno così percorrere 120 km prima di fare rifornimento, mentre nella seconda evenienza ci si potrà spingere fino a 200 km.

Estremamente tecnologica e sofisticata al suo interno, con un display da 9 pollici e un sistema Bluetooth che permette il collegamento con i cellulari. Il prezzo di partenza dunque è davvero ridotto al minimo, con il massimo che arriva a 7.400 euro, ma per una versione basilare con 5000 euro si può avere la Panda del futuro che non è marchiata FIAT.

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