La previsione drammatica di Hamilton: Mercedes nei guai

Chi sperava che la Mercedes si fosse messa la crisi alle spalle rimarrà deluso. Il commento di Hamilton ai test del Bahrain è tragico.

La risoluzione del problema che l’aveva attanagliata la passata stagione, ovvero il propoising, non deve illudere. La Mercedes naviga ancora a vista e anche se non saltella più come prima, i momenti trionfali che l’hanno vista dominare tra il 2014 e il 2020 sembrano lontani anni luce. La W14 manca ancora di consistenza e sulla distanza è destinata a soffrire almeno per le prime gare.

A caldo dopo la tre giorni di test sul circuito di Sakhir, George Russell ha lamentato problemi di maneggevolezza, di bilanciamento e velocità in centro curva, posticipando ad altre fasi dell’annata la possibilità di lottare almeno per le vittorie di gara.

Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Il pilota Mercedes Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Un pensiero simile o forse ancora più disilluso, lo ha espresso il team principal Toto Wolff convinto che la strada davanti alla squadra sia ancora lunga. Sostenuto solo dalla consapevolezza di avere in cassa le risorse necessarie per evolvere la monoposto in tempi brevi, ha copiato e incollato lo scetticismo del suo pilota, dando quasi per perso, ancora prima di iniziare, il campionato.

In tutto questo parlare non certo confortante per i tifosi della Stella, è stato completamente assente Lewis Hamilton, il quale ha aspettato di elaborare la mazzata per proferire verbo. Pessimista tanto quanto il collega di box e il boss, il britannico ha analizzato il responso dell’inverno delle Frecce Nere.

Hamilton non lascia speranze, cosa succederà adesso

A suo avviso non ci saranno chance di battagliare con la Red Bull, questo almeno nei round iniziali. E circa gli scogli che attendono la scuderia tedesca, il #44, senza troppo tergiversare, ha anticipato che ci sarà una vera e propria “montagna da scalare” per tentare di avvicinarsi agli austriaci.

Sto cominciando il mio undicesimo Mondiale con questa equipe e posso affermare che tutti condividiamo il medesimo desiderio di lavorare duro e non intendiamo mollare“, il suo pensiero riportato da F1i.autojournal.fr. “Ciò malgrado le prima prove in Bahrain ci hanno fatto capire che abbiamo ancora molto da fare“.

Una situazione preoccupante? Non proprio. Per il sette volte tra Brackley e Brixworth l’atmosfera è rilassata. Tutti sono concentrati e consci che l’impegno che li attende sarà lungo. “Sia il gruppo che lavora in pista, sia quello in fabbrica andranno ad analizzare i dati e le informazioni in vista delle libere 1 di venerdì, con l’obiettivo di trovare un po’ più di veloci, delle regolazioni migliore, delle novità che possano essere introdotte e modificate rapidamente“, ha affermato prima di individuare i due elementi positivi da salvare del pre-stagione.

Il primo fattore confortante riguarda l’affidabilità che, finora, si è rivelata buona. C’è stato solo un piccolo intoppo idraulico in avvio, ma per il resto è filato tutto liscio. Il secondo, invece, riguarda i sobbalzi che ci rallentavano in rettilineo e che sono spariti“, ha poi concluso definendo relativamente soddisfacente la base di partenza, malgrado le performance di alto livello di un tempo, siano ancora lontane.

Ricordiamo che nel 2022 la Mercedes aveva terminato al terzo posto della classifica marche, con una sola prima posizione strappata in Brasile dal successore di Bottas.

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