Batterie per auto elettriche: la rivoluzione arriva dalla Cina

Mentre l’Europa vive nell’impasse, la Cina continua a sfoderare innovazioni. L’ultima è un’auto elettrica a batterie allo stato solido.

Quando l’Unione Europea ha ratificato il bando ai veicoli ad alimentazione a diesel o benzina a partire dal 2035, qualcuno ha rimbrottato sostenendo che si trattava di un favore bello e buono all’Asia e in particolare alla Cina. Ma è davvero così? Probabilmente, anche se non è detto. Sicuramente al momento da quella parte dell’emisfero sono in continuo fermento. Mentre da noi il comparto automotive è bloccato.

Cina batteria auto (AdobeStock)
Cina batteria auto (AdobeStock)

L’innovazione più recente riguarda le batterie. Le più in voga attualmente sono agli ioni di litio. Queste utilizzano del materiale liquido, chiamato elettrolito, per portare  trasportare l’energia tra l’anodo, o elettrodo negativo, al catodo, o elettrodo positivo. Ebbene, i cinesi, avrebbero trovato il modo di creare corrente, senza la parte in gel, ma con un elettrolito solido.

Quale sarebbe il beneficio di tale novità? La maggior resistenza al calore che dovrebbe portare ad un incremento della densità dell’energia e della potenza di ricarica.

Auto elettriche, siamo vicini ad una rivoluzione?

Al principio è stata fatta seguire la messa in pratica. Come? Con la  Baoya FB77. Si tratta di una berlina, in produzione da fine dell’anno in corso, dotata di un’autonomia di 600 km e disegnata dall’italiana Pininfarina.

Già molto forte nel campo degli accumulatori e della componentistica delle autovetture, la Cina spinge dunque sul pedale dell’acceleratore per trovare un’alternativa ad una tecnologia che paradossalmente è ancora in fase di sviluppo, bruciando la concorrenza sul tempo.

Certo è più facile a dirsi, che a farsi. Il processo di solidificazione non è una passeggiata e il primo a “pagarne le conseguenze”, sarà l’utente finale con un aumento considerevole del prodotto finale.

Ma cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando. L’azienda che per prima ha dato vita ad un’auto elettrica con batteria allo stato solido, è figlia dell’unione tra la Faw-Jilin e la Shandong Baoya New Energy Automobile. E se l’invenzione dovesse dare buoni frutti la compagnia potrebbe sbarcare nel Vecchio Continente per rendere più capillare la diffusione dei suoi veicoli.

Dal punto di vista del look dal FB77 adotta una stile elegante e classico, lontano da voli pindarici. Furbescamente è stata resa molto europea nell’estetica, così da avere la certezza di incontrare un gusto più ampio. Il fatto poi di essersi affidati da uno studio di design dello Stivale la dice tutta sulle intenzioni di fare il botto ovunque.

L’obiettivo della Shandong Baoya New Energy Automobile è di superare i limiti delle attuali batterie che scoraggiano, a volte, l’acquisto. Per tanti, il pensiero di non poter affrontare un lungo viaggio per intero e doverlo spezzettare in più parti per fare il pieno di energia alla colonnina, rappresenta una sorta di blocco. Dunque, tramite questo escamotage, gli asiatici puntano a risolvere tre problematiche: la durata di una ricarica, la rapidità dell’operazione stessa di ripristino al 100%, e l’infiammabilità del materiale, che in questo caso sarebbe ridotta in maniera importante.

Baoya FB77
Baoya FB77 (baoyagroup.com)

La macchina è stata altresì accreditata del livello 2 di guida autonoma, per cui in alcuni frangenti, il conducente può rilassarsi senza prestare attenzione alla strada. Il passo è variabile e oscilla tra i 2,7 e i 2,95 metri. Mentre la lunghezza è compresa tra  4.550 e 4.900 mm.

A breve dovrebbero essere resi noti tutti i modelli che verranno dotati di questa tecnologia. Per i prezzi, al momento, è silenzio.

Impostazioni privacy