La tragica morte di Ayrton Senna: quando e dove è avvenuto

Ayrton Senna è stato uno dei grandi miti della F1 e per questo motivo la sua morte fu uno dei momenti che sconvolse il mondo a quattro ruote.

Ci sono dei piloti che hanno saputo stravolgere completamente il mondo delle corse e probabilmente uno di quelli che ha messo il proprio sigillo in maniera devastante è stato il brasiliano Ayrton Senna, di sicuro uno dei miti e delle leggende della Formula 1.

Ayrton Senna
LaPresse

La classe al volante che ha avuto Ayrton Senna è stata davvero molto rara da ritrovare in altri campioni sia prima che dopo nel mondo della Formula 1, con il sudamericano che certamente è stato in grado di emozionare come pochi.

La sua abilità fin da giovanissimo gli ha permesso di sfiorare una storica vittoria nel nubifragio di Montecarlo nel 1984 a bordo della piccola Toleman e da quel momento in poi è iniziato il mito assoluto.

Il passaggio alla Lotus gli ha dato modo di mettersi in mostra con una Scuderia di prestigio, anche se non ancora in grado di competere per il titolo Mondiale, ma soprattutto gli ha dato modo di entrare a far parte del mondo Honda.

La casa giapponese è stata infatti determinante nella sua crescita e nelle sue vittorie in McLaren, con il motore nipponico che è sempre stato sfruttato come solo i campioni sanno fare.

I titoli Mondiali nel corso della propria carriera scintillante sono stati tre, con il primo che fu davvero molto contestato a causa di un regolamento che lo aiutò pur avendo fatto meno punti rispetto al compagno Alain Prost, mentre non ebbero motivo di polemiche quelli del 1990 e del 1991.

Il suo idillio con la McLaren stava ormai per terminare, soprattutto perché si riteneva il miglior pilota al mondo e dunque meritava di correre per la migliore Scuderia che in quel periodo era la Williams.

Senna alla Williams: breve e doloroso

Dopo un anno di corteggiamento alla fine Ayrton Senna riuscì a essere ingaggiato dalla Williams, ma purtroppo nella stagione 1994 riuscì a correre solamente due gare senza mai andare a punti.

I ritiri in Brasile e in Giappone avrebbero dovuto essere spazzati via da un successo a Imola, ma l’1 maggio 1994 fu uno dei giorni più tristi nella magica storia della Formula 1.

Al settimo giro infatti Senna uscì di pista e si schiantò a tutta velocità nella curva del Tamburello, con il problema della sua monoposto che era dettato dalla rottura del piantone dello sterzo.

Gli interventi furono tempestivi ma non ci fu assolutamente nulla da fare per Senna che venne trasportato con urgenza all’Ospedale di Bologna che però non poté far altro che constatarne il decesso.

Si è trattato di uno dei momenti più tristi nella storia dell’automobilismo, con Ayrton che verrà per sempre ricordato per essere uno dei più grandi fenomeni di questo sport e quel giorno fu davvero amaro e beffardo.

Il giorno prima infatti era morto il suo caro amico Roland Ratzenberger, infatti a Imola Senna stava correndo con un casco speciale e con la bandiera austriaca per omaggiare l’amico che purtroppo avrebbe raggiunto a breve.

La morte di Senna cambiò completamente il concetto di sicurezza nel mondo del Motorsport, ma nonostante in futuro riuscì a salvare molte vite, nessuno ha mai dimenticato quel giorno di inizio maggio del 1994.

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