Il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, ha compiuto una azione imprudente che avrebbe potuto provocare una pesante sanzione a suo padre impegnato nella Dakar.
Carlos Sainz, a sessant’anni, ha deciso di lanciarsi nell’ennesima avventura della sua carriera sulle dune. Oltre a due riconoscimenti iridati, nel 1990 e nel 1992, nel campionato mondiale di Rally, il madrileno ha vinto tre edizioni del Rally Dakar (nel 2010, 2018 e 2020), diventando una vera leggenda del Motorsport. Nella edizione 2023 ha iniziato con il piede giusto, vincendo la prima tappa, proprio davanti agli occhi del figlio.
Carlos Sainz ha scelto di prendersi un piccolo break per motivare suo padre in Arabia. Nelle prossime settimane il ventisettenne sarà protagonista del lancio della nuova monoposto ad effetto suolo del Cavallino. La scorsa annata non è stata spettacolare per il #55. Le aspettative erano altissime per la Rossa, ma è stata demolita alla distanza dallo strapotere tecnico della RB18. La wing car progettata da Adrian Newey ha conquistato la bellezza di 17 gare su 22, oltre a 2 Sprint Race. Carlos ha esordito con un secondo posto in Bahrain, completando una doppietta tutta a tinte rosse.
Dopo due anni e mezzo di mancati successi la Scuderia è tornata a festeggiare nella prima tappa del nuovo corso. Il regolamento tecnico avrebbe dovuto rimescolare le carte, consentendo ai team di recuperare il terreno. La Red Bull Racing si è confermata la top, la Ferrari ha fatto un passo in avanti e la Mercedes due step indietro. Per il resto la griglia non è stata rivoluzionata. I distacchi tra i top team e tutte le altre squadre sono rimasti enormi. Solo 7 piloti hanno avuto il piacere di calcare un podio nel 2022. Oltre ai 6 driver di RB, Ferrari e Mercedes, solo l’ex compagno McLaren di Sainz, Lando Norris, ha avuto il piacere di ottenere una terza posizione.
Carlos dovrà riscattarsi nel 2023, dopo aver commesso una serie di errori madornali al volante della F1-75. Quest’ultima si è rivelata essere una vettura competitiva, almeno nella prima parte di stagione. Purtroppo per i fan della Ferrari è durato tutto troppo poco. Dopo l’exploit iniziale sono iniziati i primi problemi. Carlos non ha dimostrato la medesima regolarità della prima stagione a Maranello, non riuscendo a cogliere risultati di spicco. Il confronto in qualifica con Leclerc è stato impietoso. Dopo molti sacrifici per adattarsi allo stile dell’auto ad effetto suolo modenese il madrileno è riuscito a strappare la prima pole position in carriera in F1 sul tracciato di Silverstone.
Dakar, l’errore assurdo di Carlos Sainz
Il figlio d’arte del Matador è stato fortunato in gara, riuscendo ad ottenere una prima posizione, ad un certo punto insperata. Max Verstappen distrusse la sua gara, dopo aver colpito un detrito, mentre una tattica suicida della Ferrari al leader Leclerc spalancò la strada allo spagnolo. Il primo successo in carriera non si scorda mai, ma quel giorno Sainz dovette ringraziare la buona sorte e l’incompetenza degli strateghi della Rossa. Da possibile doppietta con Charles in P1 divenne un trionfo assoluto dell’ex driver di Toro Rosso, Renault e McLaren. Il #55 ha chiuso al quinto posto della graduatoria, alle spalle anche di George Russell. Il percorso di Carlos Junior in F1 nel 2022 non è stato molto diverso da quello di suo padre nell’ultima edizione della Dakar.
Il bicampione di Rally aveva iniziato alla grande l’edizione 2023, ma è stato in seguito protagonista di una serie di sfortunati eventi. Le supertecnologiche Audi RS Q e-tron E2 hanno subito due incidenti nello stesso punto, ovvero al chilometro 212 della speciale araba. Il magazine spagnolo MARCA ha annunciato che le auto sono finite in una buca. Le conseguenze per Stephane Peterhansel non sono state irrisorie. Il pilota non ha avuto ripercussioni drammatiche, ma il suo copilota, Edouard Boulanger, è stato trasportato d’urgenza in elicottero per un dolore acuto alla schiena.
Carlos Sainz Cenamor e Lucas Cruz hanno dovuto aggiustare la vettura, perdendo tantissimo tempo. In occasione della visita iniziale del pilota della Ferrari un altro episodio aveva scatenato le polemiche. In un filmato si è visto il ventisettenne, mentre suo padre lavorava sull’asse posteriore sinistro dell’Audi, chiudere la portiere dell’auto. Un’azione che avrebbe potuto portare ad una pesante squalifica. I commissari dopo aver completato le indagini hanno deciso di non comminare sanzioni.
“La chiusura della porta non è stata avviata dalla squadra o dal pilota. Pertanto, non possiamo considerarla una violazione dei regolamenti. Tuttavia, dobbiamo affermare che tutti i membri della comunità del Motorsport dovrebbero agire in modo tale da non suscitare dubbi. In particolare, spetta ai piloti noti del Motorsport comportarsi sempre in modo conforme ed esemplare”. Il comunicato emesso ha salvaguardato Sainz, tuttavia è sembrato una discreta stoccata.