Retrospettiva 2025: I Cinque Articoli più Popolari su Moto.it

Un anno visto dal sellino: clic, commenti e condivisioni hanno tracciato la strada. Tra cronaca, leggi, tecnologia e passione pura, il 2025 di Moto.it racconta cosa ci ha fatti discutere, sorridere, arrabbiare. E cosa, più di tutto, ci ha tenuti in sella.

C’è un momento, a fine stagione, in cui si rallenta

Si rilegge. Si capisce dove avete spinto di più il gas. Il 2025, nelle metriche che contano davvero — tempo di lettura, commenti, condivisioni — ha premiato storie diverse. Non sempre comode, spesso utili, a volte incendiarie. Prima di entrare nel merito, una costante: cercate risposte chiare. E le cercate quando parlano di sicurezza stradale, di regole che cambiano e di moto che cambiano noi.

Qui non facciamo classifiche con numeri che non possiamo mostrare

Facciamo meglio: vi riportiamo le cinque piste che, a colpo d’occhio su dati pubblici e feedback, hanno catalizzato l’attenzione. E spiegano l’anno.

Cinque storie, un anno

La cronaca che serve

Avete letto e discusso gli approfondimenti su barriere e guard‑rail “amici dei motociclisti”, sui caschi e sugli airbag da indossare ogni giorno. Le scelte tecniche non sono teoria. Secondo Istat, i motociclisti restano tra gli utenti più esposti in strada; il dato preciso 2025 non è ancora pubblicato al momento in cui scriviamo, ma l’ultimo rapporto conferma la criticità del segmento. Da qui l’interesse per i test sui dispositivi attivi e passivi. Quando una fascia toracica scatta in 45 millisecondi, non è un dettaglio.

Le regole e gli autovelox

Il nuovo decreto del MIT sugli strumenti di controllo velocità, uscito in Gazzetta nel 2024, ha acceso il dibattito anche nel 2025: dove si possono installare, con quali limiti, come impugnare una multa. Qui avete chiesto esempi pratici, non slogan. Abbiamo risposto con casi reali, pareri di avvocati e riferimenti al Codice della Strada. Molti hanno salvato l’articolo tra i preferiti: segno che l’argomento tocca il quotidiano, più della polemica.

L’innovazione che semplifica

I contenuti su ADAS per moto, radar di distanza e cruise control adattivo hanno viaggiato fortissimo. Ducati Multistrada, BMW RT e altre hanno portato in strada sistemi nati in auto, con la logica giusta: non sostituire il pilota, ridurre il carico cognitivo. In tantissimi avete chiesto compatibilità, costi e manutenzione. Qui la differenza l’hanno fatta i test su migliaia di chilometri, la lettura dei manuali tecnici e i dati dei fornitori (Bosch, tra gli altri).

Elettrico, sì ma come

Gli articoli su moto elettriche e incentivi hanno generato traffico e domande. Gli incentivi per i veicoli categoria L nel 2025 dipendono dai decreti attuativi: al momento non c’è una cifra ufficiale definitiva. Lo abbiamo scritto, senza scorciatoie. Intanto i report ANCMA confermano un mercato a doppia velocità: termico in salute, elettrico che cresce ma resta sotto la doppia cifra. Gli esempi concreti — autonomia reale in città, costi al kWh, tempi di ricarica domestica — sono stati i più salvati.

La passione, infine

La MotoGP resta calamita. Dalla scelta di Márquez in Ducati (ufficiale 2024, fonte Dorna/MotoGP.com) agli equilibri 2025, i pezzi di analisi tecnica e mercato piloti hanno raccolto commenti come ai box, quando il warm‑up è finito e si parla chiaro. Qui hanno brillato i dettagli: telemetria spiegata semplice, differenze tra aerodinamica “low drag” e mass downforce, e cosa cambia per chi scende in pista la domenica.

Cosa ci portiamo nel 2026

Se dovessi distillare una lezione, direi questa: chiedete contenuti utili, verificabili, concreti. Ma non vi basta la lista della spesa. Volete il racconto che fa strada insieme a voi. Allora vi lascio un’immagine: il display acceso nel buio del garage, il casco che si chiude, l’eco di un titolo letto ieri sera. Quale storia vi farà girare la chiave domattina?

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