Charles Leclerc si è portato a casa di rabbia un gran secondo posto in Messico, pur prendendosi oltre mezzo minuto da Lando Norris. Il monegasco ha ottenuto anche un risultato storico al volante della Ferrari.
In Ferrari si sono alternati molti ciarlatani nel corso degli ultimi anni, ma un bagliore di luce non ha mai abbandonato la Scuderia modenese. Charles Leclerc è un tesoro da preservare, ed a Città del Messico ha nuovamente dimostrato il perché. Al netto della penalità, Lewis Hamilton non aveva neanche un briciolo del passo mostrato dal monegasco, che ancora una volta ha portato la SF-25 sul podio, per la settima volta stagionale.

Sfidiamo chiunque a fare altrettanto al volante di una monoposto tanto scorbutica e poco prestazionale, che solo in poche situazioni è stata in grado di accendersi. Leclerc ha puntato su una strategia ad una sosta che alla fine ha pagato, pur concludendo a ben mezzo minuto dalla McLaren di un inavvicinabile Lando Norris, padrone dal primo all’ultimo giro. Con il secondo posto messicano, il #16 ha ottenuto un risultato storico per la sua carriera in Ferrari.
Leclerc, in Messico il podio numero 50 in Ferrari per il #16
Conquistando di forza un gran secondo posto a Città del Messico, Charles Leclerc ha messo le mani sul podio 50 al volante della Ferrari, un risultato che è giusto sottolineare. Nonostante la scarsa competitività generale delle monoposto che il Cavallino gli ha messo a disposizione in questi anni, il monegasco ci ha sempre messo il cuore, ed ha raggiunto un traguardo non da poco, anche se le vittorie sono state solamente 8 ed il digiuno dura da oltre un anno.

Leclerc non ha nascosto la propria soddisfazione a fine gara, pur essendo cosciente di quanto la Virtual Safety Car sia stata fondamentale per evitare l’attacco di Max Verstappen: “Sono molto felice di questo podio, ad Austin era andata bene, ma qui non sapevamo bene cosa ci potevamo aspettare. Il podio è stata una sorpresa, la Virtual Safety Car mi ha salvato da Verstappen, dal momento che le mie gomme erano del tutto andate. Al via ho fatto del mio meglio, Lewis non sapeva che a sinistra c’era Max ed io sono andato fuori, ridando la posizione. La McLaren era su un altro pianeta e la Red Bull era più veloce di noi, ma siamo stati perfetti, sia qui che ad Austin. Dobbiamo continuare così sino alla fine“.





