Si discute molto di ciò che potrebbe accadere dal 2035 in avanti nell’automotive europeo, e l’Italia è impegnata in prima linea per evitare l’addio ai motori termici. Ci sono di mezzo dei nuovi carburanti.
Coloro che seguono il mondo dell’automotive continuano a porsi la medesima domanda: cosa ne sarà dei motori termici in Europa dal 2035 in avanti? Circa due anni e mezzo fa, l’Europa ha imposto il ban ai modelli dotati di motori a combustione interna a partire da quella data, puntando sui veicoli ad emissioni zero. Tuttavia, la vendita delle auto elettriche procede a rilento e sta mandando in bancarotta i costruttori, i quali chiedono, a gran voce, una revisione delle normative.
Assieme alle case, anche i governi stanno facendo pressione sull’Europa, con Italia e Germania in prima linea in tal senso. .Una soluzione possibile è quella dei biocarburanti, di cui si discute già da tempo. A novembre, in quel di Belém, in Brasile, si terrà il prossimo incontro tra i leader della Cop30, ed è proprio in vista di questo meeting che Italia e Brasile hanno appena fatto un annuncio di vitale importanza. Andiamo a scoprire di cosa si tratta con esattezza.
Automotive, obiettivo quadruplicare la produzione biocarburanti
In vista dell’incontro della Cop30, che si terrà tra poche settimane, Italia e Brasile hanno annunciato un piano congiunto per quadruplicare la produzione globale di biocarburanti, con deadline fissata entro il 2035. L’obiettivo è quello di coinvolgere quanti più paesi possibili, ed al momento è stata raccolta la partecipazione anche di India e Giappone. Si punta sulla produzione di diverse tipologie di biocarburanti, inclusi l’etanolo, che in Brasile va già per la maggiore, ma anche il biometano e persino il biodiesel. Inoltre, si parla anche di altri settori, come l’aviazione e l’aviazione, che rappresentano la gran parte dell’inquinamento del settore della mobilità.

In tal senso, Joao Marcos Paes Leme, direttore del dipartimento Energia del ministero degli Esteri brasiliani, ha lodato l’Italia, affermando che quello del nostro paese è un rullo chiave in tale iniziativa. Ci sarebbero anche altri paesi europei pronti alla finestra, interessati a prendere parte a questa iniziativa. Senza ombra di dubbio, quella dei biocarburanti appare una buona strada da seguire, ma per arrivare pronti al 2035 c’è bisogno di accelerare i tempi e gli investimenti.