Il progettista di F1 più forte di sempre torna con un progetto mitico: quest’auto è da sogno

Steve Nichols fu il progettista della McLaren MP4/4, che dominò la F1 nel 1998 con Senna e Prost. Ora è tornato a far battere i cuori con la Nichols N1A ICON 88. Ecco tutti i segreti del nuovo bolide.

Nel 1988, il mondiale di F1 venne cannibalizzato da una monoposto che è entrata nella storia del motorsport, ricordata come la più forte di sempre in assoluto. Si tratta della McLaren MP4/4, che vinse il titolo piloti con Ayrton Senna, iridato al primo anno del brasiliano con il team di Woking dopo un intenso duello contro Alain Prost. Il bolide griffato Marlboro e con livrea bianco-rossa dettò legge anche grazie al motore turbo Honda, e fu progettata da due mitici ingegneri.

Nichols progetto da sogno
Nichols ecco i suoi segreti (Nichols) – Derapate.it

Si trattava di Gordon Murray Steve Nichols, ed è proprio quest’ultimo ad averci fornito un’ulteriore prova delle sue grandi qualità. Nichols ha fondato una piccola casa automobilistica che produce auto artigianali, tra cui quella di cui vogliamo parlarvi oggi. Svelata in occasione della Monterey Car Week, la Nichols N1A ICON 88 è una vettura costruita a mano, potente e leggera, oltre ad essere del tutto analogica. Andiamo a scoprire ogni suoi singolo segreto.

Nichols, la N1A ICON 88 ha 650 cavalli e 900 kg

La Nichols N1A ICON 88 è una barchetta da competizione, che però ha ottenuto l’omologazione per la strada. A spingerla c’è un motore V8 da 7.0 litri aspirato, con 650 cavalli di potenza massima, sviluppato partendo da un blocco GM LS3, ma del tutto rivisto nei suoi componenti. Pistoni, bielle, sistema a carter secco e farfalle elettroniche sono stati rivisti, portando così ad una potenza eccezionale. Essa è scaricata sulle ruote posteriori mediante un cambio a sei marce, sviluppato proprio dalla Nichols Cars. Il peso è ancor più da non credere, contenuto ad appena 900 kg.

Nichols N1A ICON 88 da 650 cavalli
Nichols N1A ICON 88 in mostra (Nichols) – Derapate.it

Ciò è stato possibile grazie ad una carrozzeria in fibra di carbonio, che deriva dalla F1, con un rapporto peso-potenza che è così di 720 cavalli per tonnellata, dati che la avvicinano ad un’auto da corsa a tutti gli effetti. A livello aerodinamico, è stata sviluppata nella galleria del vento MIRA, così da assicurare livelli di deportanza e resistenza ottimali, con sospensioni a doppi triangoli con componenti da corsa. L’impianto frenante è dotato di pinze a più pistoncini, mentre le gomme sono Michelin Pilot Sport Cup 2, montate su cerchi da 19″ all’anteriore e da 20″ al posteriore. Parliamo di un gioiello che può essere personalizzato dai clienti, e del tutto costruito a mano.

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