Il 2026 è alle porte e tra pochi mesi le nuove monoposto scenderanno in pista per i primi test a Barcellona, che saranno a porte chiuse. La Ferrari non può avere alibi dopo l’ennesima stagione deludente.
Come troppo spesso avviene da diversi anni a questa parte, in casa Ferrari è tempo di pensare all’anno successivo con largo anticipo rispetto alla fine del campionato. Che la SF-25 non fosse un fulmine di guerra lo si era capito sin dai primi test, ma che fosse una monoposto completamente sbagliata in pochi lo avrebbero potuto prevedere. Nessuna vittoria in 14 gare e zero possibilità di competere per il titolo mondiale, non certo ciò che ci si poteva attendere dopo aver sfiorato il titolo costruttori lo scorso anno.
Inoltre, Lewis Hamilton non è mai riuscito a mettere in mostra il suo potenziale, faticando enormemente nel trovare il giusto feeling con una Ferrari scorbutica e difficile da guidare. D’altra parte, l’unica speranza è Charles Leclerc, che a Budapest ha mostrato parecchi segni di insofferenza, stanco di vedere i suoi coetanei vincere ed avere tra le mani vetture prestazioni. Il 2026 sarà l’ultima chiamata per questo gruppo di lavoro, ed anche per il sette volte campione del mondo.
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Ferrari, ultime speranze per Vasseur ed Hamilton
La Ferrari ha scelto di rinnovare la figura a Frederic Vasseur, il cui gruppo di lavoro dovrà mettere in mostra le proprie qualità su un progetto del tutto nuovo. Le monoposto 2026 saranno dotate di nuove power unit, con potenza al 50% dalla parte elettrica, che andrà a pareggiare quella della parte termica. Le indiscrezioni parlano di una Mercedes che avrebbe acquisito un discreto vantaggio nella costruzione dei nuovi motori, ma fare pronostici risulta essere ancora complesso.
Sarà l’ultima chiamata per Lewis Hamilton, ormai alle soglie dei 41 anni, che da alcune stagioni a questa parte riesce ad essere competitivo solamente a sprazzi, ma senza mai trovare continuità. L’addio alle monoposto ad effetto suolo può essere per lui una buona notizia, viste le difficoltà di guida palesate dal 2022 in avanti su questa generazione di vetture. Ma anche per Vasseur non ci saranno, con molta probabilità, alternative alla vittoria o alla lotta per il campionato del mondo.
John Elkann ha parlato di fiducia rinnovata e di continuità, ma è chiaro che per il manager francese il 2026 rappresenta un viatico di vitale importanza. Non ci sarebbero motivi per continuare con Vasseur in caso di ulteriore flop, il che significa che la Ferrari, a quasi vent’anni di distanza dagli ultimi titoli mondiali, non ha alternative: dovrà essere competitiva sin da subito, in una nuova era della F1 che è un’incognita per tutti. E la coppia Vasseur-Hamilton sarà osservata speciale.