Uno dei più grandi giganti del mondo dei motori ha ufficializzato la chiusura di uno dei suoi stabilimenti più famosi in tutto il mondo. La produzione è così destinata a calare drasticamente.
Non è un mistero che il mondo dei motori stia attraversando uno dei periodi più difficili della propria storia, ed anche i principali giganti del settore non sono esenti da problemi. In Italia viviamo sulla nostra pelle il crollo del gruppo Stellantis, che ha portato la produzione ai minimi storici nel nostro paese. Anche la Nissan è un brand che se la passa molto male, e che ha iniziato a prendere decisioni drastiche per allontanare un fallimento che è più di uno spettro.
La casa giapponese ha visto le proprie vendite precipitare nel corso degli ultimi anni, e la fusione con la Honda, della quale si era parlato alla fine dello scorso anno, è saltata malamente, un altro duro colpo alle ambizioni del marchio. Nelle ultime ore, la Nissan ha annunciato la chiusura di uno storico stabilimento di produzione, aperto negli anni Sessanta. Durissimo colpo per i lavoratori.
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Nissan, a marzo 2026 sarà chiuso l’impianto Civac in Messico
La Nissan ha annunciato una storica decisione, affermando di voler chiudere l’impianto di produzione Civac in Messico entro il marzo del 2026, come parte del piano di ristrutturazione globale dell’azienda. In un comunicato, è stato reso noto che la Nissan integrerà la produzione di pick-up che avveniva nell’impianto di Civac nel complesso di Aguascalientes, sempre in Messico. L’annuncio fa seguito alla decisione di cessare la produzione di altri due impianti di produzione situati in Giappone, quello di Shonan, entro il marzo del 2027, e quello di Oppama, entro il marzo del 2028.
Il CEO di Nissan, Ivan Espinosa, ha così commentato la chiusura dello storico impianto, che iniziò la propria attività nel lontano 1966: “Oggi abbiamo preso una decisione difficile ma necessaria, che ci consentirà di diventare più efficienti, sostenibili e compatititivi“. Dal 1966 ad oggi, sono stati prodotti oltre 6,5 milioni di veicoli a Civac, ed il piano di ristrutturazione prevede la riduzione della capacità produttiva globale da 3,5 a 2,5 milioni di auto l’anno. Gli impianti di produzione scenderanno da quota 17 a 10 nel corso dei prossimi anni.