Il grande Enzo Ferrari, come ultima auto che acquistò nella propria vita, non scelse un gioiello del Cavallino, ma una delle Alfa Romeo migliori della storia. Ecco ciò che c’è da sapere su questo capolavoro.
Il nuovo corso del marchio Alfa Romeo si è aperto da qualche anno, andando a cambiare, in tutto e per tutto, il DNA originale della casa del Biscione. Oggi si punta sui SUV come la Tonale e la Junior, che trainano le vendite, mentre la berlina Giulia è stata protagonista di un calo in tempi recenti, in attesa che arrivi la sua sostituta di nuova generazione. Lo stesso accadrà anche per il SUV Stelvio.
Oggi però non vogliamo guardare a ciò che avverrà in futuro, ma vi proietteremo al passato guardando ad una delle auto più belle e ricche di storia della casa di Arese. Ci riferiamo all’Alfa Romeo 164, berlina prodotta tra il 1987 ed il 1997 proprio ad Arese, nella sede storica del Biscione. Era l’erede dell’Alfa 6, dell’affetta e della 90, e fu un successo eccezionale sul fronte commerciale. Come anticipato, Enzo Ferrari la volle acquistare, e fu la sua ultima auto in assoluto, prima che la morte lo prendesse con sé il 14 di agosto del 1988. La 164, anche per questo motivo, resta una vettura mitica.
Alfa Romeo, ecco la 164 che fece tremare il mondo
L’Alfa Romeo 164 fu basata sul pianale Tipo 4 e venne prodotta in un totale di 269.894 esemplare. Lo stile venne curato da Enrico Fuma e Pininfarina, ottenendo subito un gran successo e buoni riscontri da parte di esperti e clienti. Venne svelata al Salone di Francoforte del 1987, introducendo una nuova scocca ed una sospensione anteriore rivista, con un cofano più basso ed un giro porte differente rispetto ad altre auto prodotte sulla stessa piattaforma, come la FIAT Croma. Il coefficiente di penetrazione aerodinamica CX era di 0,30. Le dimensioni erano medie per la sua categoria, con 4,56 metri di lunghezza ed 1,76 metri di larghezza.

Era ampio il bagaglio, con 540 litri di capienza, mentre i sedili elettrici erano riscattabili, con tanti comfort a bordo come la consolle centrale dotata di diversi pulsanti e display digitali. Il motore a gasolio VM dell’Alfa Romeo 164 la spingeva oltre i 200 km/h, rendendola l’auto diesel più veloce del mondo all’epoca, mettendo in soggezione l’Audi e le altre rivali tedesche. Le versioni più spinte alimentate a benzina erano in grado di fare anche di meglio, toccando picchi velocistici di oltre 250 km/h, un dato spaventoso.