Mentre la Ducati primeggia nel motorsport, è tempo di decisioni importanti sul fronte aziendale. Secondo alcune fonti, alcuni lavoratori non hanno ricevuto la proroga dei loro contratti. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Il 2025 è un altro anno che vede la Ducati dettare legge nel mondo delle corse, con i mondiali di MotoGP e Superbike che sembrano essere in cassaforte, soprattutto nel primo caso. Marc Marquez e Nicolò Bulega sembrano essere i rider designati alla conquista dei mondiali piloti, a cui si aggiungeranno anche quelli costruttori ed a squadre nei rispettivi campionati.
La casa di Borgo Panigale ha un reparto corse imbattibile grazie alla gestione dell’ingegner Luigi Dall’Igna, ed alle due creature che dominano la scena, ovvero la Desmosedici GP e la Panigale V4 R. Guardando oltre l’aspetto sportivo, la Ducati sta vivendo una frenata sul fronte delle consegne, a causa della crisi del settore e della frenata generale del mercato. Ecco perché i vertici dell’azienda italiana sono stati costretti a prendere delle decisioni difficili, che sicuramente non faranno la gioia dei lavoratori. Scopriamo cosa è stato decretato e quali contratti non sono stati rinnovati in chiave futura.
Ducati, i contratti a termine non sono stati rinnovati
Secondo quanto riportato dal sito web del “Corriere della Sera“, la Ducati ha deciso di non prorogare i contratti a lungo termine, riducendo anche il part time. Tra maggio e giugno, nello stabilimento di Borgo Panigale, sono scaduti ben 450 contratti al lungo termine, già 50 in meno rispetto a quelli che, di solito, vengono raggiunti nella prima metà dell’anno. A causa della svalutazione del dollaro, dei dazi e delle tensioni internazionali, anche il mercato delle due ruote è in crisi. La Rossa delle due ruote non ha rinnovato i contratti a termine, ed anche il ricorso al part time è diminuito. Ricordiamo che la casa emiliana ha l’abitudine di fare contratti di 6 mesi, nel periodo tra gennaio e giugno, per gli operatori stagionali della produzione.

Al momento, data la situazione di estrema precarietà, la Ducati sta lavorando assieme ai sindacati per trovare una soluzione che possa distribuire in maniera più equa il tempo di lavoro. Assicurate invece le 40 assunzioni che erano state già concordate, che si aggiungeranno ai 1.650 dipendenti già attivi all’interno dei siti di produzione. Vedremo quali saranno i prossimi sviluppi, ma ciò che è certo è che, in questa fase storica. La Ducati, con questa scelta, ha preso la decisione di ridurre il rischio di avere più moto del previsto prodotte rallentando la produzione. Come anticipato, la casa di Borgo Panigale è sempre pronta ad assumere altri lavoratori, come si può ben vedere dalle proprie pagine ufficiali, dove ci sono molte posizioni aperte.