La Honda è una delle case costruttrici più note a livello globale, ma anche lei è finita nel bel mezzo della sarabanda dei richiami. Ecco il motivo per cui queste auto dovranno essere esaminate a fondo.
I richiami sono ormai una costante nel settore automobilistico odierno, e coinvolgono migliaia, se non milioni, di veicoli mensilmente. I costruttori commettono errori in fase di produzione, che rischiano di mettere a serio rischio l’incolumità di chi è a bordo delle auto. Ora sarà la Honda a dover intervenire sulle proprie vetture, a seguito di un problema abbastanza serio, riguardante diversi modelli della propria gamma.
Al momento, e ciò è bene sottolinearlo, il problema riguarda le Honda vendute negli USA, visto che il richiamo è stato annunciato dalla visione American Motor della casa nipponica. Dunque, gli esemplari che circolano in Europa ed in Italia, almeno per ora, non dovrebbero essere afflitte da problemi simili. Andiamo a scoprire quali sono i modelli finiti sotto accusa ed in che quantità.
Honda, richiamate le Accord per guai all’albero di trasmissione
Secondo quanto riportato sul sito web “Autoevolution.com“, una fonte sempre affidabile su questo tipo di argomenti, la Honda dovrà richiamare ben 65.115 esemplari della Accord, in particolare, il Model Year 2013. Dunque, parliamo di un’auto che è in circolazione da oltre un decennio, ma che è molto in voga negli USA, e che è presente in quantità notevole. Ma qual è il motivo del richiamo? In base a quanto reso noto, tutto è legato all’albero di trasmissione.
Nello specifico, l’albero di trasmissione potrebbe cedere di schianto durante la marcia, ma non per via di un cattivo assemblaggio da parte del costruttore. Il problema è legato al sale che viene sparso sulle strade durante l’inverno, che potrebbe corrodere i gruppi dell’albero di trasmissione, sino a portarli ad una vera e propria rottura. I veicoli di casa Honda incriminati sono stati venduti in stati come il Delaware, il Connecticut, il Distretto di Columbia, l’Indiana, il Kentucky, l’Illinois, il Maine, il Maryland, l’Iowa, il Massachusetts, il New Hampshire, il Michigan, il New Jersey, il Minnesota, quello di New York, il Missouri, l’Ohio, la Pennsylvania, il Rhode Island, il Vermont, il West Virginia, la Virginia ed il Wisconsin.
