Maverick Vinales è al primo anno in KTM, ed ha già messo in mostra delle buone prestazioni, nonostante il potenziale della moto non sia elevatissimo. Lo spagnolo ha un grande rimpianto e cita anche la Ducati.
Tra i più grandi talenti che la MotoGP abbia conosciuto nel corso dell’ultimo decennio, non possiamo non menzionare Maverick Vinales, attualmente in forze al team Tech3 della KTM. Lo spagnolo è approdato in questa stagione alla casa di Mattighofen, come compagno di squadra di Enea Bastianini. Al momento, Maverick ha nettamente vinto il confronto interno, mettendo in mostra prestazioni eccezionali.
Su tutti, segnaliamo quel secondo posto conquistato a Lusail, nel GP del Qatar, dove aveva a lungo conteso la vittoria a Marc Marquez, salvo poi perdere tutto per la penalità causata dalla pressione della gomma irregolare. Tuttavia, almeno sino ad oggi, la stagione di Vinales non può che essere letta in senso del tutto positivo, con la speranza che la KTM possa crescere in futuro e dargli la possibilità di lottare per quel titolo mondiale che insegue da sempre.
Vinales, il rimpianto è il non essere andato in Ducati
Intervistato da “AS“, Maverick Vinales ha raccontato il grande rammarico per non aver accettato l’offerta della Ducati anni fa: “Se diventerò mai campione del mondo di MotoGP? Io ci credo davvero, non so come avverrà, ma sento che sarà così, ci metterò tutto me stesso e se lo farò, sarà possibile. Rimpiango il fatto di non aver accettato la sella della Ducati nel 2018, sarei dovuto essere il compagno di squadra di Dovizioso nel 2019 e nel 2020. Ero convinto di andare in Ducati, ma il gruppo con cui lavoravo mi convinse a restare in Yamaha e provare a vincere con loro, fu un grave errore. Probabilmente, avrei vinto tre o quattro titoli se fossi andato in Ducati, ma ho imparato che niente accade per caso. Magari, se fossi andato in Ducati, mi sarei infortunato gravemente e avrei dovuto smettere di correre“.

Vinales ha reso nota la cifra a cui rinunciò nel momento in cui si separò dalla Yamaha: “Quando mi lasciai con la Yamaha, nel 2021, avevo ancora un contratto anche per il 2022. Facendo due conti, o rinunciato a circa 17 milioni di euro. Se potessi tornare indietro, farei le cose diversamente, con l’esperienza e la maturità che ha adesso. Mi sono anche imposto una regola, la mia rabbia può durare un massimo di due minuti, in cui mi lamento, e poi basta“.