Se hai intenzione di acquistare un’auto elettrica, è bene conoscerne tutti i segreti. Oggi vi parleremo del consumo che c’è quando si percorrono circa 100 km, ed economicamente il risparmio è davvero notevole.
L’auto elettrica fatica a trovare ritmo sul mercato, ed i grandi investimenti svolti dai costruttori in questa direzione non hanno condotto ai risultati sperati. Ad esempio, la quota di mercato in Italia è solamente del 5%, con circa 300.000 BEV che circolano e che sono parte del parco auto. Le vetture alimentate a batteria non riescono a convincere gli automobilisti, per una serie di motivazioni ormai ben note.
A spiccare, tra di esse, c’è sicuramente un prezzo d’acquisto molto elevato, e pur essendoci stata una diminuzione nel corso degli ultimi anni, la situazione in chiave vendite non è cambiata troppo. Inoltre, le autonomie limitate generano una vera e propria ansia da ricarica, e le procedure per ricarica sono sempre troppo lunghe, considerando anche una rete infrastrutturale insufficiente nel nostro paese. Nelle prossime righe, andremo a scoprire quanto si spende per percorrere 100 km a bordo di un’auto elettrica, ed in tal senso, c’è un notevole risparmio rispetto ai carburanti tradizionali.
Auto elettrica, si spende poco più di 3 euro per fare 100 km
Il costo della percorrenza di 100 km con un’auto elettrica può dipendere da vari fattori, come il tipo di vettura, lo stile di guida, la velocità alla quale si procede e molto altro ancora. Tuttavia, in media si stima che percorrere 100 km venga a costare tra i 2,30 ed i 3,10 euro, visto che il consumo medio di una BEV è tra i 15 ed i 20 kWh per 100 km. Con un’auto diesel, il costo di percorrenza di un tratto di strada lungo 100 km può variare tra gli 8,29 ed i 12,60 euro, mentre con un veicolo a benzina si spendono dagli 11 euro in su.

Tutto ciò significa che l’auto elettrica può essere conveniente, ma la tecnologia va affinata, per far sì che i costi d’acquisto risultino inferiori a quelli attuali e che le ricariche possano essere più rapide, senza dimenticare l’autonomia che dovrà, per forza di cose, essere estesa. Per risolvere questi problemi, sono in fase di sviluppo nuove batterie allo stato solido, le quali potrebbero anche abbassare i costi di produzione, utili per rendere le BEV più economiche.