Nel momento in cui il volo che hai prenotato viene cancellato, possono scattare delle procedure di rimborso o di risarcimento. C’è una differenza fondamentale tra i due, che non deve essere sottovalutata.
L’estate è ufficialmente arrivata, e sulla nostra penisola hanno fatto la loro apparsa delle temperature africane, portando ad un caldo record per il periodo. La voglia di partire impazza, ed in molti hanno già prenotato la loro vacanza. Come ben sappiamo, ci sono molti voli che possono essere cancellati per i più svariati motivi, ed oggi cercheremo di indagare su un aspetto che non può passare inosservato.
Sul sito web “Siviaggia.it“, si è fatta chiarezza sulla differenza che vige tra rimborso e risarcimento, procedure che si attivano nel caso un volo venga cancellato. Nel caso in cui si viaggi all’interno dell’Unione Europea, sono garantiti alcuni diritti dei viaggiatori, che entrano in vigore già prima del decollo. Andiamo a scoprire di cosa si tratta e quali sono le differenze tra rimborso e risarcimento, augurandovi che non dovrete mai aver bisogno.
Volo, ecco cosa cambia tra rimborso e risarcimento
Il Regolamento europeo prevede che, se il volo viene cancellato, si ha diritto al rimborso del biglietto aereo o all’imbarco su un volo alternativo, con una compensazione che varia tra i 250 ed i 600 euro. Tutto ciò varia a seconda della distanza prevista per il volo. Nel caso in cui il passeggero incorra in altre spese aggiuntive per via della cancellazione del volo, come pasti in aeroporto o sistemazione in hotel, occorre essere rimborsati dalla compagnia aerea.

Nel caso in cui le cause che hanno condotto alla cancellazione del volo siano definite eccezionali, in accordo con la normativa europea, non possono essere giudicate responsabilità della compagnia aerea. In quel caso, il passeggero può avere accesso al rimborso del biglietto del volo entro 7 giorni, oppure ha il diritto di essere imbarcato su un altro aereo. I risarcimento è dovuto nel caso in cui la compagnia aerea è la colpevole della cancellazione, mentre il rimborso si verifica quando non è lei la responsabile. La differenza, dunque, è ben evidente e non può passare inosservata.