BYD sta pensando ad una nuova filiera, puntando su una flotta di navi che possa lavorare in modo alternativo. Oltre alle auto elettriche ed ibride, il colosso cinese vuole dominare anche sui mari.
La Cina è la nuova frontiera del settore automotive, con costruttori in costante ascesa che vogliono conquistare anche l’Europa. Il colosso BYD è diventato il punto di riferimento su questo fronte, crescendo in maniera esponenziale nel corso degli ultimi anni. Pensate che nel corso del 2024 ha venduto la bellezza di 4,25 milioni di veicoli a livello mondiale, una cresciuta del 41% rispetto all’anno precedente.
Il risultato? Un fatturato pari alla bellezza di 107,2 miliardi di dollari, una cifra spaventosa, in grado di superare, in tal senso, anche quanto fatto registrare dalla Tesla, considerata la più grande rivale sul fronte delle auto ad emissioni zero. BYD vuole ora migliorare anche la sua flotta navale, puntando su una serie di obiettivi. In genere, quando i cinesi hanno un target da raggiungere, difficilmente mancano il bersaglio, ed il progetto è davvero interessante.
BYD, novità sulla flotta per ridurre autonomia e costi
La BYD continua a crescere su tutti i fronti, e l’intenzione è quella di far crescere rapidamente la sua rete logistica. Sta ora arrivando una flotta di navi cargo di gigantesche dimensioni, in modo da poter trasportare in metodo fai da te le auto elettriche ed ibride nei mercati in cui intende investire. Le navi in questione, come potete vedere in questo scatto, sono davvero enormi, con una lunghezza pari a qualcosa come 220 metri.

Sono tra le più grandi mai costruite per questo genere di trasporti, e secondo quanto affermato da Christopher Chico, analista per “The Battery Croniche“, “l’espansione logistica via mare rappresenta l’ultima e decisiva frontiera della strategia cinese per i veicoli alimentati a batteria“. Insomma, siamo di fronte ad un vero e proprio assalto da parte dell’industria automobilistica del paese del Dragone, che si organizza come nessuno stato rivale è in grado di fare.
Il colosso cinese BYD, dunque, vuole attuare un vero e proprio modello operativo, che possa consentire un netto risparmio sui costi ed un aumento delle autonomie navali, così da creare una rete di trasporto più efficiente. Una delle nuove navi ha una capacità di trasporto stimata nella bellezza di 9.200 veicoli, ed ha già effettuato una traversata, la prima in assoluto, dalla Cina al Brasile. La concorrenza è avvisata, ed al momento, in pochi sembrano poter reggere un confronto di questo tipo.