I marchi cinesi stanno puntando sulla vendita di auto elettriche a prezzi sempre più bassi, ed ora è il colosso BYD ad alzare l’asticella. Ecco perché sta per iniziare una vera e propria guerra.
Sul fronte delle auto elettriche si è già parlato in diverse occasioni di vere e proprie guerre dei prezzi, e la prima ad avviarne una fu la Tesla un paio di anni fa. Ora è un colosso cinese a puntare su questa strategia, in un momento di grande tensione tra il mondo intero ed il paese del Dragone. Parlando di auto ad emissioni zero, la Cina è l’unico stato che è riuscito a creare un vero e proprio business, contando su tecnologie di primo livello.
Il risparmio sui costi della produzione delle batterie hanno permesso di rendere più economiche le auto elettriche prodotte dai cinesi, che hanno così attaccato il mercato europeo iniziando a mettere all’angolo i produttori locali. Per questo motivo, l’Unione Europea ha imposto dei dazi doganali, nel tentativo di rallentare la loro diffusione. Ora è la BYD a fare la propria mossa, abbassando i prezzi in maniera drastica.
BYD, ufficiale il taglio dei prezzi delle elettriche del 34%
C’è una notizia che ha del clamoroso, e che potrebbe scatenare una nuova guerra dei prezzi nel mondo delle auto elettriche. BYD ha scelto di tagliare i prezzi del proprio listino del 34%, per la bellezza di 20 modelli della sua gamma, ma i primi effetti non sono stati positivi. Il titolo di BYD ha perso il 9% alla Borsa di Hong Kong dopo la notizia, ma anche per gli altri produttori non ci sono stati risvolti che fanno ben sperare. Geely ha perso il 7%; Li Auto e Xpeng hanno ceduto rispettivamente il 5% ed il 4%. BYD ha dunque lanciato una campagna promozionale che sarà valida sino alla fine di giugno, ma che per il momento è attiva solo in Cina.

Andando a fare qualche esempio, il prezzo della BYD Seagull scende di 55.800 yuan, pari a circa 7.770 dollari, mentre la berlina Plug-In Hybrid vede scendere il proprio prezzo d’acquisto a 102.800 yuan contro i 155.800 yuan originali. In base al parere degli analisti di “Citigroup“, la tattica adottata dal colosso cinese potrebbe portare ad un aumento compreso tra il 20 ed il 30% delle consegne nel secondo trimestre del 2025, e c’è anche l’obiettivo di mantenere un utile netto per veicolo di circa 1250 dollari. Vedremo cosa succederà nel prossimo futuro e se qualche altra casa deciderà di seguire questa tattica.