Il gruppo Stellantis ha reso noto il nome del suo nuovo CEO, ovvero il 52enne napoletano Antonio Filosa. Tra le prime sfide ci sarà da trovare una soluzione al crollo delle vendite, ed alcuni marchi italiani rischiano grossi.
A diversi mesi dalle dimissioni di Carlos Tavares, il gruppo Stellantis ha reso noto il nome del suo nuovo amministratore delegato. Il portoghese sarà sostituito da Antonio Filosa, 52enne nativo di Napoli, cresciuto in Puglia. Dunque, la holding multinazionale olandese sarà gestita da un manager italiano, che ha iniziato la propria carriera nell’automotive nel lontano 1999, lavorando per la FIAT.
Durante questo quarto di secolo, Filosa ha lavorato a lungo in Brasile, diventando, con il tempo, il numero uno del marchio Jeep, portandolo all’ottenimento di risultati di primo livello. John Elkann ed il Consiglio di Amministrazione hanno così scelto di eleggerlo all’unanimità come il nuovo amministratore delegato del gruppo Stellantis, ed il suo non sarà un compito facile. Oltre a dover affrontare la situazione di crisi del colosso automobilistico, c’è anche da valutare la posizione di alcuni marchi che da tempo non portano risultati, e che potrebbero essere a rischio di chiusura.
Stellantis, Lancia e Maserati stanno rischiando grosso
Il gruppo Stellantis vanta la bellezza di 14 marchi al suo interno, ed alcuni di essi, ormai da molto tempo, stanno facendo molta fatica. Per tale ragione, sarà il nuovo CEO Antonio Filosa a decidere se ha senso continuare ad investire in essi o se tagliarli. Tra i brand italiani rischiano grosso Lancia e Maserati, finite in una crisi che sembra non avere fine. La casa di Torino ha totalizzato un crollo di oltre il 70% delle vendite nei primi tre mesi dell’anno, a seguito dello stop alla produzione ed alla vendita della “vecchia” Ypsilon, rimpiazzata in malo modo dal nuovo modello. La Maserati, invece, è in crisi da molto più tempo, ed è ottimistico pensare ad un rapido rilancio.

Guardando all’estero, Stellantis deve valutare la posizione della Chrysler negli USA, un marchio che ha un solo modello nella gamma e che sta attraversando una fase di crisi da diverso tempo. Male anche DS Automobiles, un marchio che trae le proprie origini dalla Citroen, e che potrebbe tornare a far parte della casa francese, magari con alcuni modelli speciali della stessa, ma senza essere più un marchio a sé stante. Vedremo quale sarà la decisione di Filosa in tal senso.