L’Unione Europa ha deciso di rivedere il regolamento relativo alle emissioni auto, andando a bilanciare gli obiettivi di elettrificazione e la neutralità tecnologica. Ecco cosa cambia e perché è un passaggio fondamentale.
Le emissioni inquinanti e la loro limitazione sono sempre al centro del dibattito e del futuro del settore automotive. Tuttavia, il mercato affronta una grave crisi, e l’idea di puntare sull’elettrico non ha sin qui portato i risultati sperati. L’Unione Europea è dunque pronta per rivedere il futuro del settore, anche e l’obiettivo resta quello delle zero emissioni entro il 2035. Si tratta di un target molto realistico, che al giorno d’oggi pare del tutto irrealizzabile.
Tuttavia, ci saranno delle nuove misure, che hanno l’obiettivo di rendere la transizione più graduale e flessibile, andando così ad ammorbidire le linee guida che erano state introdotte nel corso di questi ultimi anni. L’annuncio relativo ad una revisione della regolamentazione è arrivato direttamente da Stéphane Séjourné, ovvero il vicepresidente della Commissione UE, che ha fatto sapere che l’obiettivo delle novità riguarda l’avvicinamento tra il realismo industriale e l’ambizione climatica. In sostanza, occorrerà costruire un automotive più sostenibile, ma considerando tutte le difficoltà che avvolgono il settore ad oggi.
Emissioni, ecco le modifiche pensate dall’Europa
L’Unione Europa è pronta per nuovo approccio alla decarbonizzazione, che mira a fornire ai marchi automobilistici una flessibilità maggiore per affrontare questa transizione. Dunque, la Commissione Europea ha già avviato dei dialoghi con i costruttori ed i sindacati, con l’obiettivo di rispettare gli obiettivi ambientali senza però procedere con una penalizzazione dell’industria, cosa che in questi anni ha portato al crollo delle vendite ed a licenziamenti continui. Al centro del progetto c’è la neutralità tecnologica, che pone alla propria base l’elettrificazione delle auto.

Nello specifico, l’UE ha aperto anche ai carburanti sintetici ed all’idrogeno, come alternativa all’elettrico, in modo da adattarsi al meglio alle esigenze del mercato, che di anno in anno impone nuove sfide. Dunque, l’Europa pone al centro dei propri progetti la sostenibilità climatica ed ambientale, ma all’elettrico potrebbero essere aperte nuove strade per carburanti alternativi ed ulteriori tecnologie, sempre con l’obiettivo di annullare le emissioni inquinanti nel prossimo futuro.