Sono tempi durissimi per coloro che sono impegnati nel mondo delle quattro ruote. Ora c’è un preoccupante annuncio del gigante della componentistica che teme un 2025 da affrontare in difesa.
Per il settore automotive è in corso la più grave crisi di tutti i tempi, che sta colpendo tutti coloro che sono impegnati in questo ambito, dai lavoratori ai costruttori, passando per le aziende che si occupano di componentistica. Tra di esse, in Germania sono arrivati parecchi fallimenti ed esuberi nel corso degli ultimi mesi, anche tra le società più note. La Bosch ha optato per migliaia di licenziamenti che dovranno essere portati a termine entro il 2032, in modo da snellire la forza-lavoro e da alleggerire i bilanci.
I segnali sono molto negativi, e come se non bastasse il crollo delle vendite e dunque della produzione, ci si sono messi anche i dazi imposti da Donald Trump per le importazioni negli USA. Dopo le manifestazioni di pessimismo dei costruttori, anche la Bosch si è detta molto preoccupata dalle incertezze del mercato globale, e non vede di buon occhio ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi. Secondo i vertici della multinazionale tedesca, fare previsioni sull’andamento del 2025 è impossibile al giorno d’oggi.
Bosch, previste grandi incertezze per il 2025
Secondo quanto emerso, Bosch punta a far crescere il proprio fatturato dall’1% al 3% per il 2025, con un margine operativo in crescita del 3,5% rispetto al 2024. Il contesto economico pare essere destinato ad una debolezza sempre più marcata, come detto dal direttore finanziario Markus Forschner: “Dobbiamo impegnarci ancor di più per mantenere i costi competitivi e porteremo avanti la nostra strategia di crescita mediante investimenti, acquisizioni ed innovazioni“. Bosch è pronta per investire circa 250 milioni di euro su start-up tecnologiche, oltre a voler crescere anche nel campo della mobilità elettrica, ma anche su altre tipologie di alimentazioni, come ad esempio l’idrogeno.

La Bosch ha proceduto a ben 11.600 esuberi nel corso del 2024, e presto ci saranno altri tagli importanti. Il fatturato è calato dell’1,4% a 90,3 miliardi di euro, con un utile operativo che è passato da 4,8 miliardi a 3,1 miliardi di euro, per un margine che è diminuito del 3,5%. I flussi di cassa, a loro volta, sono pesantemente calati, passando da 2,2 miliardi di euro a 900 milioni di euro. Bosch parla di grandi incertezze per il 2025, a causa dei dazi e della situazione difficile a livello globale per il settore automotive. E fare previsioni, allo stato attuale delle cose, risulta essere quasi del tutto impossibile.