Oggi si chiama Alpine, ma il team francese non ha perso la sua anima. Briatore, dopo le dimissioni di Oakes, ricoprirà il ruolo di team principal.
Tutti possono sbagliare e scagli la prima gomma chi non ha peccato nel circus. Flavio Briatore, nella triste storia del crashgate di Nelson Piquet Junior, ha fatto una pessima figura. Ha pagato un danno d’immagine incommensurabile, ma è tornato nel suo habitat naturale, quello in cui anche l’uomo più fine ha la peste. La Formula 1 è questa e non la scopriamo, certamente, oggi con l’annuncio del ritorno al muretto dello scopritore di Michael Schumacher e Fernando Alonso.
In epoche diverse Briatore ha scritto pagine indelebili del Motorsport. I successi ottenuti dal Kaiser, prima dell’arrivo in Ferrari, e dal fenomeno spagnolo rimangono ben più importanti dell’amaro finale della vicenda del GP di Singapore del 2008. Briatore è maturato, avvicinandosi allo show di Liberty Media, attraverso l’amicizia con il CEO della F1, Domenicali, senza mai perdere di vista il vero obiettivo: fare la differenza. Un impatto lo ha avuto immediatamente con l’annuncio della promozione di Colapinto al posto di Doohan. Il figlio d’arte di Mick non ha convinto e non è sembrato in linea con gli obiettivi dell’Alpine.
Il piemontese è felice di essere tornato al muretto e, sfruttando il regolamento 2026, vuole riportare in alto la Scuderia transalpina. Per farlo dovrà fare affidamento su Pierre Gasly e l’argentino che, nella Williams lo scorso anno, riuscì a stupire, alternando piazzamenti a punti a incidenti clamorosi. Comporranno una bella coppia e saranno protagonisti della prossima tappa del calendario.
“Dopo aver esaminato le prime gare della stagione, abbiamo deciso di mettere Franco in macchina accanto a Pierre per le prossime cinque gare. Con una griglia così livellata quest’anno e con una vettura competitiva, che la squadra ha migliorato drasticamente negli ultimi 12 mesi, siamo in una posizione in cui vediamo la necessità di ruotare il nostro schieramento a livello di piloti. Sappiamo anche che la stagione 2026 sarà importante per il team e che una valutazione completa ed equa dei piloti in questa stagione è la cosa giusta da fare per massimizzare le nostre ambizioni l’anno prossimo. Continuiamo a sostenere Jack all’interno del team, poiché finora ha agito in modo molto professionale. Le prossime cinque gare ci daranno l’opportunità di provare qualcosa di diverso e dopo questo periodo valuteremo le nostre opzioni”, ha sancito Briatore come riportato su Formulapassion.it.
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