Un noto SUV elettrico sarà ora prodotto in Europa, una notizia molto positiva per tanti lavoratori. Ecco di quale auto si tratta.
I SUV continuano a dettare legge nel mondo delle quattro ruote, e sono sempre più al primo posto tra i desideri dei clienti. Ora c’è una grande notizia che riguarda la Volvo EX30, vale a dire lo Sport Utility Vehicle ad emissioni zero più richiesto in assoluto in Europa, che dovrà dare il via al rilancio del marchio. Per chi non avesse seguito le notizie degli ultimi giorni, la casa svedese con sede a Göteborg, ma con proprietà cinese, per parte di Geely, dal 2010, sta affrontando una fase di grave crisi.
Nello specifico, Volvo ha avviato un piano di taglio ai costi pari ad 1,87 miliardi di euro, dopo un crollo delle vendite e degli utili che ormai va avanti da tempo, e che è stato ribadito nelle ultime ore. Parte del rilancio è dunque affidata al SUV compatto ad emissioni zero EX30, che sarà prodotto in Europa, dopo essersi dimostrato molto competitivo sul mercato. Andiamo a scoprire maggiori dettagli su una notizia che non può passare inosservata.
Dunque, la Volvo produrrà il SUV elettrico EX30 in Belgio, nello stabilimento di Ghent, una mossa molto interessante, con l’obiettivo di accorciare le distanze. Questo modello è stato lanciato sul mercato a fine 2023 e si è dimostrato subito un successo. Lo stabilimento belga, che esiste dal lontano 1965 e che compie 60 anni quest’anno, assume ben 350 nuovi lavoratori, portando il totale degli occupati a 6.000 persone. Si tratta di una notizia non così usuale al giorno d’oggi nel mercato dell’auto, in cui è ben più facile licenziare piuttosto che assumere.
Per il SUV elettrico in questione, la Volvo ha speso ben 200 milioni di euro, tra nuovi robot, nuova linea per le portiere, piattaforma dedicata con ampliamento del reparto per le batterie. La EX30 è un modello che va così ad aggiungersi ad uno stabilimento molto attivo, che già produce altri modelli come la V60, la XC40, la EX40 e la EC40. Nel 2024, ha prodotto ben 186.000 unità, e l’obiettivo è quello di superare quota 200.000 ogni anno con la nuova arrivata. La Volvo, dunque, affida all’Europa i propri piani di riscatto, dopo un periodo molto delicato, di cui tanto si è parlato, ma a cui ancora non è stata trovata una soluzione.
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