Vi sono delle spettacolari idee che non prendono forma per mettere i bastoni tra le ruote ai giganti europei. Questo modello di FIAT non ha fatto successo.
La crisi dell’automobile sta cambiando, completamente, gli scenari. Se un tempo i brand europei sembravano occupare una posizione inscalfibile, oggi devono fare i conti con la crisi. Stellantis in primis è in sofferenza e si sta aprendo delle opportunità di acquisto per dei modelli che strizzano l’occhio a giganti europei come BMW.
La sportività è una caratteristica storica in casa FIAT, la quale offre un’auto molto interessante, non apprezzata adeguatamente al suo valore, stiamo parlando della Tipo di ispirazione BMW. La storia di questo modello, che in passato ha trovato un grande riscontro nelle vendite, parte da lontano. Fu auto dell’anno nel 1989 per le sue innovazioni tecnologiche.
La prima serie della Tipo venne presentata come l’erede della Ritmo, progettata nel periodo in cui amministratore delegato della FIAT era Vittorio Ghidella, creando una eredità importante oltre che un nome blasonato per l’industria. La nota berlina di casa FIAT è cresciuta nelle dimensioni, con una lunghezza da 437 cm, una larghezza da 179 cm e un’altezza da 150 cm, ed è omologata per cinque persone. Il motore a benzina è performante e quello a gasolio garantisce grande affidabilità. Il motore ha 4 cilindri da 1598 di cilindrata e sprigiona sino a un massimo di 131 cavalli, con una velocità massima di 200 km/h.
Nata per fronteggiare i competitor tedeschi, a partire da BMW, non ha ammaliato gli italiani. L’allestimento della Tipo prevede cerchi in acciaio da 15″, una radio da 5″, display strumentazione da 3,5″ e fari alogeni. Allo stesso tempo, c’è una grande attenzione alla sicurezza. La nuova Tipo offre l’Attention Assist, il Lane Keeping Assist, l’Intelligent Speed Assist, telecamera posteriore.
Nell’abitacolo non mancano gli optional che permettono una sensazione di comfort, con i sedili in tessuto nero con il “Monogramma Fiat”. Il costo base è di 17.950 Euro, ma con gli incentivi statali la si poteva acquistare a 12.950 Euro, con 3.000 Euro e altri 500 Euro di sconto da parte di FIAT in caso di rottamazione e 1500 Euro legati all’eventuale finanziamento. Con poca spesa si può acquistare anche sul mercato dell’usato un automobile italiana con una storia alle spalle e una affidabilità di alto livello.
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