Il gruppo Stellantis continua a perdere colpi, ed ora emerge un dato drammatico sul fronte delle immatricolazioni. Ecco le perdite.
L’emergenza in casa Stellantis non sembra essere passata, come ci confermano i dati diramati proprio in queste ultime ore. La holding multinazionale olandese era letteralmente crollata nelle vendite nel primo semestre del 2024, un disastro se confrontato con lo scorso anno, anche sotto il profilo degli utili. Si tratta di una notizia che non può far sorridere il nostro paese, dove la controllata di John Elkann, è l’unico gruppo che produce veicoli, seppur con un numero molto differente di marchi.
Lo stabilimento di Mirafiori subirà un lungo stop nel mese di dicembre, a causa delle scarse richieste per la FIAT 500 elettrica che qui viene prodotta. Stellantis è dunque in piena emergenza, e come anticipato, nel prosieguo del 2024 si sta confermando il trend di calo in termini di immatricolazioni che si era visto nei primi mesi. Andiamo a scoprire, nel dettaglio, a quanto ammonta la diminuzione di auto vendute.
Stellantis, ben 700.000 auto vendute in meno quest’anno
Sono stati resi noti i dati globali del mercato automotive, aggiornati al 30 di settembre del 2024. Dunque, occorre ricordare che i mesi di ottobre e novembre non vengono presi in considerazione dall’analisi svolta da Jato Dynamics, ma sono comunque molto indicativi per fotografare l’attuale situazione. Nei primi nove mesi del 2024, Stellantis ha venduto circa 700.000 auto in meno rispetto allo stesso arco temporale del 2023, il che significa che il tracollo è stato assolutamente enorme, senza possibilità di replica da parte della holding multinazionale olandese.
Al vertice si conferma la Toyota, che nei primi nove mesi ha immatricolato ben 7,9 milioni di veicoli, andando a far registrare un calo del 4% rispetto allo scorso anno. Stellantis ha visto scendere le proprie vendute del 15% in Europa e del 17% negli Stati Uniti d’America, un tracollo che non può lasciare tranquillo il CEO Carlos Tavares ed il suo gruppo di lavoro. Sarà fondamentale rispondere subito ad una situazione che è diventata estremamente complessa, e continuare a puntare sulle elettriche non è certo la strada più corretta.