Dietro un grosso marchio c’è sempre un enorme gruppo che cura la realizzazione dei motori e di altri componenti tecnici. Scopriamo chi c’è dietro nel caso dell’Alfa Romeo.
L’“Anonima Lombarda Fabbrica Automobili”, il cui acronimo era ALFA, completò la sua denominazione attuale solo dopo l’acquisizione del controllo della società milanese da parte di Nicola Romeo. L’Alfa Romeo prese vita il 24 giugno 1910. Arrivò nelle mani degli Agnelli solo nel 1986 a causa di una forte crisi economica.
Nell’arco della sua storia il brand milanese ha costruito vetture iconiche e ha affascinato milioni di clienti. Sulle Alfa Romeo corse anche Enzo Ferrari, giunto secondo alla guida della 20-30 HP nella Targa Florio del 1920 mentre nel 1925 l’Alfa si aggiudicò il suo primo titolo mondiale con la P2. Fioccarono le vittorie in pista con le monoposto 158/159, battezzata Alfetta, e arrivarono in bacheca persino i primi due titoli mondiali della massima categoria del Motorsport.
Nel 1950 e 1951 con Nino Farina e Juan Manuel Fangio, l’Alfa Romeo 33, vinse in Formula 1. In seguito si aggiudicò anche la serie Sport Prototipi nel 1975 e nel 1977 e prese parte in tante sfide nei campionati turismo. La Casa milanese ha impegnato decine di migliaia di dipendenti in tre diversi stabilimenti (Portello, Arese e Pomigliano d’Arco). L’Alfa Romeo non ha solo realizzato auto spettacolari ma anche furgoni, camion, autobus, filobus e motori aeronautici. Tra le auto più iconiche di tutti i tempi realizzate dalla Casa di Arese annoveriamo le Giulietta degli anni ‘50, l’Alfetta degli anni ‘70 e ‘80, senza dimenticare la 33 Stradale e la moderna 8C Competizione.
Il marchio del Biscione, come tutti i brand del Gruppo FCA, è entrato a far parte di Stellantis, il colosso nato dalla fusione con la francese PSA. E’ stata lanciata la crossover Tonale nel 2022 e, in seguito, alternative a ruote alte che si sono discostate dalla tradizione. I SUV hanno permesso un incremento delle vendite dopo un periodo piuttosto difficile.
I motori del marchio Alfa Romeo sono prodotti da questo marchio, in particolare, presso lo stabilimento di Termoli. La durata dei motori è da record. Per alcuni modelli però, le cose potrebbero andare in modo diverso in futuro, dal momento in cui è stato annunciato un investimento nell’elettrico. Nei prossimi anni l’obiettivo è quello di vendere il 50% di auto termiche e la restante parte uguale 100% elettrica o Plug-In Hybrid, in modo da ottenere un risultato brillante.
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