Tra i due litiganti, Martin e Bagnaia, a godere è solo la Ducati. Le parole di Tardozzi certificano il gran lavoro svolto dall’alfiere del team satellite.
Con le dovute proporzioni la sfida tra Martin e Bagnaia è molto simile a quella interna tra due compagni di squadra che, comunque vada, fanno sempre felice il costruttore. Pecco e Jorge si sono sfidati come in passato hanno fatto tanti altri campionissimi che hanno corso con lo stesso costruttore, come Lorenzo e Rossi in Yamaha nel 2015. Martin sarà il primo nella storia della MotoGP a vincere in sella ad una moto satellite. Risultato che lo farà entrare nella leggenda.
Quanto c’è di Martin in questo successo e quanto demerito, invece, di Bagnaia? Il torinese ha vinto tanto nei GP domenicali, ma ha lasciato troppi punti per strada all’avversario nelle gare brevi. Martin, dopo aver firmato con l’Aprilia, si è liberato da un peso. E’ tornato super carico in vista del finale di stagione e ha ottenuto un risultato spettacolare nell’ultima SR corsa in Malesia, approfittando della caduta del numero 1.
Ancora una volta un errore di Bagnaia lo ha condannato. Sotto pressione l’allevo dell’Academy di Valentino Rossi, consacratosi nel team VR46, ha perso la chance di riaprire la contesa. A Martin, oramai, basterà conquistare soli due punticini in più nella SR conclusiva di Barcellona per laurearsi campione del mondo in top class. Nella prossima annata correrà in Aprilia, al fianco di Bezzecchi, provando a sfidare i ducatisti. Per lui potrebbe essere la prima ed ultima grande occasione per avere il numero 1 sul cupolino. Se ne va un campione della MotoGP al termine di questa annata.
Davide Tardozzi, team manager della Ducati Lenovo, con la quale Pecco ha vinto i due titoli precedenti, ha affermato: “Abbiamo visto il confronto di due campioni. Jorge e Pecco hanno dato spettacolo incredibile e ci hanno fatto capire che sono due campioni. Chiunque vincerà il titolo, se lo meriterà assolutamente. In questo momento questi due piloti stanno alzando il loro livello e quello di questo sport. Vedremo cosa succederà a Barcellona, dove spero che potremo rendere omaggio a Valencia con un’altra bella gara, come quella di Sepang, per dedicarla alla gente che soffre così tanto a Valencia“.
Il manager italiano, come riportato su AS, ha aggiunto: “Pecco è forte. Purtroppo quest’anno ha commesso troppi errori, con troppe cadute in gara. Sette cadute in gara sono troppe, anche se poi è riuscito a vincere dieci gare su 19 di domenica, il che è scandaloso, e questo lo porta a 24 punti da Jorge. E questo dice due cose, una è che Pecco è velocissimo, ma anche che Jorge è un campione. Tanto di cappello a Jorge, che ha gestito il campionato meglio di noi. E anche Pecco ha dimostrato di essere velocissimo e di un campione“.
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