Il marchio francese diventa cinese. Ecco i dettagli della strategia di Renault. I clienti sono rimasti sorpresi
Il mercato automobilistico del 2024 si apre col botto. La corsa alle zero emissioni è sempre più presente nelle strategie dei marchi automobilistici di tutto il mondo, che sempre più stanno lavorando per offrire vetture sostenibili e affidabili. Sono tante le motivazioni che spingono gli automobilisti ad acquistare auto elettriche, come i costi di rifornimento e, soprattutto, la scelta etica dietro cui si cela l’acquisto, e di conseguenza sono tante le aziende che sempre più si tanno lanciando nella produzione di veicoli a motore elettrico.
C’è, tuttavia, una buona fetta di mercato che ancora sceglie le auto a combustione o, al massimo, con motore ibrido. Anche in questo caso sono diverse le motivazioni, come i costi di acquisto iniziale. Per questo motivo alcuni marchi vogliono mantenere anche la produzione di quel genere di veicoli. Uno di questi è Renault. Una notizia ha però scosso gli appassionati della casa francese. E’ in arrivo un grosso aiuto…dalla Cina!
Renault si prepara ad unire le forze con il marchio cinese Geely. I due colossi daranno presto vita ad una joint venture per collaborare alla produzione di veicoli a combustione e ibridi.
Questa collaborazione tra il marchio francese e quello cinese consentirà al primo di ridurre i costi concentrandosi sulla produzione di quelli che, ad oggi, rappresentano ancora il 93% delle vendite. La joint venture sarà divisa al 50% tra le due parti, e produrrà veicoli oltre che per Renault e Geely, anche per Volvo, Proton, Nissan, Mitsubishi e Punch Torino. Come riportato da Reuters, inoltre, anche saudi Aramco, uno dei principali produttori di petrolio nel mondo, si è detto interessato ad entrare a far parte del gruppo. per questo motivo ci si aspetta un’imminente espansione del gruppo.
La parte di Renault è stata chiamata “Horse” e ha sede a Madrid. Già circa 9mila ex dipendenti del gruppo Renault sono al lavoro nelle 8 sedi di produzione sparse tra Argentina, Brasile, Cile, Portogallo, Romania, Spagna e Turchia, dove vengono costruite circa 3,2 milioni di unità all’anno.
“Nel 2024 i veicoli a combustione e ibridi rappresenteranno ancora il 50% delle vendite globali. Horse vuole aprire a strada in questo mercato con soluzioni a basse emissioni. vogliamo rendere Horse un riferimento globale”, ha commentato Patrice Haetell, amministratore delegato di Horse, in occasione della fondazione ufficiale della Joint Venture, a metà 2023.
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