A distanza di tanti anni, la compagna di Gianni Agnelli resta splendida come tutte le italiane. Vediamo come viaggiava l’Avvocato ai tempi d’oro.
La figura di Giovanni Agnelli, anche noto come Gianni o L’Avvocato sebbene non abbia mai realmente completato l’esame per esercitare questa sua professione, è sicuramente una delle più importanti dal punto di vista storico per il marchio italiano che lo ha visto come principale direttore ed azionista al vertice per moltissimi anni. L’imprenditore si insediò al comando dell’azienda nel 1966, mettendo fine a vent’anni di presidenza della famiglia Valletta. 
Sotto la sua guida, Fiat conobbe molti successi e presentò diverse vetture importantissime: nondimeno, uno dei suoi primi incarichi come dirigente fu anche gestire l’accordo con le aziende in Unione Sovietica che avrebbero poi ottenuto di costruire su licenza alcune automobili della casa italiana. Una figura importantissima insomma che non potè fare a meno di appassionarsi moltissimo a quelle stesse auto che produceva la sua azienda.
Sono molte le vetture che Agnelli volle per se, quasi tutte costruite rigorosamente da Fiat e naturalmente Ferrari, approfittando proprio del fatto che entrambe le aziende erano di fatto sue. Tra le più memorabili troviamo sicuramente la Ferrari 166M, la storica Fiat 131 e pure una singolare Ferrari 365P a tre posti che rimane un’esclusiva assoluta nella produzione del marchio italiano. Ma non sono le uniche auto che ha guidato.
Presto in vendita
Belle le Ferrari e anche le supercar, peccato che una delle automobili più costose e singolari nella collezione dell’Avvocato, scomparso ormai nel 2003 sia a tutti gli effetti una versione speciale della super mini più famosa mai prodotta dalla sua azienda. Si tratta infatti di una spiaggina su base Fiat 500 che a breve, andrà in vendita ad un prezzo stratosferico, se pensiamo che è pur sempre un’utilitaria. 
Ordinata proprio da Agnelli in persona nel 1958 alla Carrozzeria Ghia e nello specifico al progettista Mario Boano, questa versione della vettura chiamata appunto Fiat 500 Boano è un omaggio alla “moda” delle vetture spiaggine del periodo, una tradizione tutta italiana. L’auto ha si la base di una 500 ma risulta esteticamente irriconoscibile, con interni in vero legno e divani imbottiti, il tutto realizzato a mano.
La vettura è stata costruita in soltanto due esemplari, con l’altro che è stato comprato da un altro famoso milionario dell’epoca come Aristotele Onassis: questo spiega perchè costa così tanto. Il sito che gestirà l’asta a breve RM Sotheby’s in effetti valuta la base di partenza per il lotto a ben 290mila Euro, una piccola follia per un capolavoro di stile.
