Esame patente, da oggi è una formalità: ecco il trucco per risolvere i quiz

Dovete affrontare l’esame teorico per la patente e avete paura? Ecco il trucco per superarlo senza ansie e rischi di insuccesso.

Qualcuno teme di più la prova pratica, quella che basta un piccolo errore e si viene invitati ad accostare sulla destra, la maggioranza,  invece, guarda con terrore al momento in cui si troverà davanti ad un foglio con una serie di domande. L’esame per conseguire la licenza di guida è uno dei momenti più delicati dell’adolescenza se si tenta non appena compiuti i 18 anni e certamente non è meno impegnativo se lo si fa da adulti, quando è da parecchio tempo che non ci si mette a tavolino con un libro da studiare.

Esame patente, come prepararsi
Esame patente, i consigli per non sbagliare (Canva) -Derapate.it

Rispetto a qualche tempo fa quando ci si preparava solamente in maniera analogica, oggi esistono diversi strumenti telematici pronti ad andare in soccorso di chi ha dubbi e  paura di non sapere cosa rispondere di fronte al quiz a scelta multipla che rappresenta lo scoglio teorico da superare. Anzi, in realtà, vi sono delle metodologie di apprendimento che consentono di presentarsi alla data x con la certezza al 99,9% che si passerà senza problemi.

Dunque, siete curiosi di sapere quali sono? Qui di seguito ve ne parleremo.

Esame della patente, così la teoria diventa un gioco da ragazzi

Attualmente basta navigare un po’ sul web per imbattersi in app e portali specializzati che presentano delle simulazioni di prova, in modo da potersi  preparare in maniera quanto più vicina possibile alla realtà. Piccola parentesi, a differenza del passato, oggi l’esame di teoria viene effettuato in una sala dotata di computer, quindi non più in versione cartacea, e solamente presso gli Uffici Provinciali delle varie Motorizzazioni.  Ogni candidato viene dotato di piattaforma touch, così da semplificare la vita anche a chi non usa abitualmente il PC.  Il primo consiglio utile è quando si legge la domanda prestare molta attenzione, in quanto i trabocchetti sono presenti ovunque e se ci si fa prendere dalla fretta si rischia di mettersi nei guai da soli.

In particolare occhio a non confondere termini che, distrattamente e incorrettamente, potrebbero essere considerati sinonimi, come corsia e carreggiata, piuttosto che attraversamento tranviario e ferroviario, attraversamento pedonale o ciclabile e passaggio pedonale o ciclabile, o ancora freno a mano e freno di servizio. Da ricordare poi che quando si incontra la parola “ovvero”, è utilizzata nell’accezione di “oppure” e non di “ossia”.

Esame patente, in cosa consiste
Esame patente, come superarlo facilmente (Canva) -Derapate.it

Sono inoltre quasi sempre falsi gli interrogativi che propongono nella frase “mai”, “solo, “comunque”, “sempre” e “in ogni caso”. Da non sottovalutare nemmeno la dicitura “veicolo che segue” e “veicolo che precede”. Detta così può far sorridere, ma sotto tensione qualcuno fraintende. Solitamente questi termini vengono adoperati quando si tratta di distanza di sicurezza. E’ bene non confondere neppure “obbligo di dare precedenza” e “obbligo di fermarsi e dare precedenza”, o ancora “in corrispondenza, che significa in quell’esatto punto, e “in prossima”, cioè nelle vicinanze.

 False sono pure le domande che contengono i vocaboli: spinterogeno, cerchi, luci d’ingombro, cerchioni, albero di trasmissione, coppa, fluido, denso, provincia e veicoli. E’ quasi sempre vero l’interrogativo che parla di “veicolo”. Così come lo sono quelli che citano parole come “reato”, “segnale complementare” e “sostituisce”.

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