Marc Marquez cambia subito team: va in Ducati ufficiale, l’annuncio del team sconvolge

L’ingresso di Marc Marquez in Ducati ha cambiato tutti gli equilibri: l’otto volte campione del mondo è pronto al balzo nel team ufficiale.

Dopo gli anni di dominio di Marquez in sella alla Honda, nessuno si sarebbe mai aspettato che il campione iberico potesse restare a secco per quattro anni e ancora meno sarebbero stati quelli che avrebbero immaginato che alla fine sarebbe approdato in Ducati. Anche all’esordio della stagione appena conclusa, nessuno avrebbe mai scommesso un euro sull’addio di Marquez a Honda.

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Marc Marquez in Ducati ufficiale (ANSA)

Con ogni probabilità il parere del fratello Alex, passato da Honda a Ducati proprio nel 2023, ha avuto un peso determinante nella scelta compiuta da Marc. Il classe ’93 si sente ancora in grado di vincere Gp e addirittura mondiali, ma era consapevole che in sella alla Honda avrebbe dovuto compiere un miracolo.

L’andamento dello sviluppo della moto nipponica indica inoltre che Marquez è tanto bravo come pilota quanto incapace di guidare lo sviluppo della stessa. Non solo negli anni ha portato alla costruzione di una moto che solo lui era in grado di guidare, ma alla fine non è riuscito nemmeno a renderla guidabile per il suo stile di guida.

Se è vero infatti che è la casa costruttrice che punta su una direzione di sviluppo, è anche vero che il pilota di riferimento è colui che deve dare l’indirizzo giusto sulla strada da seguire. Le indicazioni del pilota sono fondamentali ed è chiaro come in Honda Hrc fosse solo Marquez colui che aveva voce in capitolo sulla direzione da prendere.

Passare dunque sulla moto campione del moto, un mezzo che è guidabile con successo da chiunque ci salga sopra, qualunque sia il suo stile di guida, senza peraltro obblighi di sviluppo è sicuramente la scelta più giusta per chi come Marc Marquez punta a tornare competitivo subito e perché no a vincere un titolo iridato.

Marc Marquez in Ducati ufficiale: a Borgo Panigale non escludono che possa accadere già nel 2025

Nessuno in Ducati aveva interesse nel portare Marc Marquez tra le fila. Per l’azienda italiana, infatti, è un periodo d’oro in cui il team ufficiale ha il campione del mondo e nei team satellite ci sono giovani di talento che possono ambire a diventare a loro volta campioni del mondo.

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Paolo Ciabatti non chiude la porta a Marquez: ha le stesse chance degli altri di passare al team ufficiale nel 2025 – Ansa Foto – derapate.it

Ciò significa non solo che non c’era bisogno di un pilota affermato per continuare a vincere, ma che la moto funziona così bene che potrebbe vincere chiunque. Ecco perché Marquez è stata un’idea di Gresini, una scelta più di marketing che sportiva. Certo è che se Marquez dovesse vincere in sella a Gresini, dall’anno successivo potrebbe finire nel team ufficiale.

Una possibilità che è resa concreta sia dalla scelta di Marc di firmare per un solo anno con il team satellite, sia dal fatto che tutti i piloti attualmente sotto contratto con Ducati sono in scadenza contrattuale alla fine del 2024. Bagnaia, Bastianini e Martin possono dunque decidere di cambiare moto e accasarsi altrove a partire dal 2025.

Una simile situazione lascia a Ducati ampi margini di manovra e lo stesso Paolo Ciabatti non ha negato che Marquez senior nel 2025 potrebbe diventare un pilota di Ducati Lenovo: “Poiché non abbiamo ancora definito i piloti per il 2025, direi senza problemi che Marc è uno dei contendenti per la squadra ufficiale“.

Nella stessa intervista concessa a GP One, il dirigente di Ducati ha però sottolineato che non verranno fatte follie affinché questo accada: “Ovviamente c’è un aspetto importante da sottolineare e cioè che dal punto di vista economico non siamo più nel periodo pre-covid, dove un pilota come lui può guadagnare stipendi supermilionari”.

Il messaggio è chiaro Marquez può diventare ufficiale ma il passaggio dev’essere un onore per lui e non il contrario. Altrimenti, se sparerà alto con le richieste economiche, la linea di Ducati rimarrà la stessa e lui sarà libero di decidere se rimanere in Gresini (che non potrebbe comunque assicurare uno stipendio faraonico) o magari passare a KTM, Aprilia o Yamaha.

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