Che mazzata per i tassisti, interviene l’Antitrust: la decisione farà piacere solo ai clienti

Colpo duro per i tassisti: l’Antitrust compie un passo che rende felice solamente i clienti, ecco di cosa si tratta

In arrivo un colpo duro per le associazioni dei tassisti del nostro paese: ecco la qual è la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e i parametri da rispettare necessariamente.

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Taxi, l’Antitrust bacchetta: l’intervento richiesto dall’Autorità Garante (Ansa) -derapate.it

Il problema nasce da una quantità ridotta di tassisti rispetto alla domanda. Chi vive o si muove in determinate città italiane ha maggiori difficoltà nel trovare un taxi. In particolare, sono tre le città in affanno per cui l’Antitrust ha deciso di attivarsi: si tratta di Napoli, dove le ultime licenze sono state rilasciate nel 1998, Milano e Roma. I capoluoghi di regioni citati vivono ormai da anni una situazione di stallo. Per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato le troppe richieste inevase richiedono un aumento delle licenze ma non solo: ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Forti criticità a Milano, Napoli e Roma: l’Antitrust manda una segnalazione ai Comuni

L’Antitrust ha invitato Napoli, Milano e Roma ad ampliare il proprio numero di licenze Taxi, spingendo l’aumento anche oltre il tetto del 20%, fissato dal recente decreto Asset, poi convertito in legge. In quanto stando all’AGCM le misure prese finora non sono sufficienti a contrastare un aumento della richiesta sempre maggiore.

L’Autorità Garante ha chiarito che il potere dei Comuni di bandire concorsi per il rilascio di nuove licenze non è in contrasto con la legge, in quanto l’intervento del Governo è di tipo straordinario mentre quello dell’AGCM è “definitivo”. Un colpo duro per le associazioni dei tassisti da sempre restii agli aumenti di licenze.

Taxi, l'Antitrust richiede un ampliamento delle licenze
Taxi, il 20% non basta: gli interventi richiesti dall’Autorità (Ansa) -derapate.it

La legge n.136 del 9 ottobre 2023 concede ai Comuni italiani di rilasciare in via sperimentale licenze aggiuntive a carattere temporaneo. Inoltre, nei Comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto, è prevista la possibilità di incrementare ulteriormente, non superando il 20%, le licenze già rilasciate per far fronte alla grande richiesta mediante un concorso straordinario e una procedura semplificata per il rilascio, a titolo oneroso.

Tuttavia, per ottenere la licenzia è obbligatorio servirsi di una vettura a basso livello di emissioni. Sussistono però incentivi per l’acquisto di vetture green, benefico esteso sia ai nuovi che vecchi tassisti. Inoltre, al fine di potenziare il servizio potranno avvalersi anche di sostituti alla guida, che potranno svolgere il servizio in orari diversi dai titolari di licenza.

Altri provvedimenti volti a garantire una maggior aperture del mercato per l’Antitrust potrebbero essere: la regolamentazione dell’istituto delle doppie guide (attualmente presente a Roma e Milano ma non a Napoli); l’implementazione del taxi sharing; dinamismo dei turni per renderli più flessibili, monitoraggio attivo ed efficace da parte degli organi stabiliti dalle amministrazioni comunali. Inoltre, per evitare situazioni di carenza in futuro, i Comuni dovrebbero richiedere in maniera sistematica informazioni necessarie alla verifica dell’adeguatezza del servizio rispetto alla domanda effettiva alle cooperative di Taxi e pubblicarne gli esiti.

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