Ford e Stellantis, che dramma: le stanno distruggendo dall’interno, perdite record

Non si ferma la situazione drammatica che sta travolgendo Stellantis – ed i suoi lavoratori – e il marchio Ford, la cosa si sta facendo seria e nessuno sa come reagire. 

Trattare bene i propri lavoratori è un mantra per chi possiede un’azienda, non importa quanto sia piccola o grande. Non importa nemmeno se si tratta di un colosso che fattura letteralmente miliardi di Dollari ogni anno come Ford o di Euro come il Gruppo Stellantis che, tra le altre cose, include nella sua orbita i marchi Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Maserati, tutti veri e propri gioielli dell’industria italiana.

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Tutto fermo sia per Ford che per Stellantis! (Ansa) – Derapate.it

Se non per etica e rispetto, questo comportamento andrebbe messo in atto già solo per evitare scioperi devastanti come quello che da giorni sta dissanguando due colossi dell’automotive negli USA come il famoso Gruppo Ford – proprietario tra le altre cose di Mercury e Lincoln – ed il Gruppo Stellantis, ormai privi di scelta se non ascoltare i lavoratori scesi per protestare nelle piazze dopo alcune situazioni he non sono andate giù ai dipendenti.

Partito ufficialmente oltre un mese fa, lo sciopero indetto dalla United Auto Workers – un sindacato che tutela i diritti dei lavoratori nell’ambito dell’automotive in America del Nord –  ha letteralmente portato al disastro tutti i principali produttori di automobili nel continente a partire dai due che abbiamo citato ma includendo anche General Motors, che ha visto diversi operai aderire alle proteste. Ma non è finita e i danni sono enormi.

Perdite da record

Ormai, con gli ultimi 5.000 dipendenti che hanno deciso di non entrare in fabbrica ad Arlington nell’area di Washington nell’impianto GM in cui sono impegnati, è salito a ben 45.000 il numero dei dipendenti delle aziende – rivali tra loro ma adesso tragicomicamente nella stessa situazione – che rifiutano di tornare al lavoro prima di aver ricevuto garanzie riguardo il rinnovo del contratto per i numerosi metalmeccanici che operano presso le tre aziende sul territorio oltre oceano.

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Lo sciopero dell’UAW va avanti, di giorno e di notte (Ansa) – Derapate.it

I marchi a quanto pare non sono riusciti a trovare un accordo con i loro dipendenti e i “malumori” dei lavoratori stanno costando davvero caro ai tre colossi dell’auto per cui sono stimate perdite che vanno dai 150.000 ai 200.000 Dollari la settimana dato che le auto non stanno venendo prodotte negli impianti: l’ultima batosta è arrivata per GM che ha dichiarato una perdita del 7% sull’utile mensile. Roba da grande depressione del 29…

Lo sciopero – secondo il sindacato – avrà termine solo quando i lavoratori avranno ricevuto ciò che chiedono, non prima, con una battaglia di logoramento che include da un lato persone che se non lavorano non portano soldi a casa, ma dall’altro tre grandi aziende che stanno facendo i conti con perdite davvero devastanti. Per quanto potrà andare avanti così?

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