“Sembra un sacco di patate”, Antonino Cannavacciuolo lascia a piedi Joe Bastianich

Antonino Cannavacciuolo e Joe Bastianich sono rimasti grandi amici, pur non lavorando più insieme. Lo chef napoletano ha però voluto fare un “dispetto” all’ex collega.

Pur non essendo scontato, lavorare fianco a fianco può portare alla nascita di un rapprto di amicizia solido, che può spingere a vedersi anche al di fuori degli impegni lavorativi. È quello che è accaduto anche ad Antonino Cannavacciuolo e Joe Bastianich, che hanno collaborato per anni a “Masterchef Italia” in veste di giudici, insieme a Carlo Cracco e che ancora adesso continuano a vedersi appena ne hanno la possibilità.

Antonio Cannavacciuolo
Cannavacciuolo e Bastianich, ecco cosa è successo (Ansa) – Derapate.it

Non a caso, lo chef napoletano aveva deciso di coinvolgere l’imprenditore anche in una delle puntate di “Cucine da incubo”, altro format in cui è protagonista e in cui è chiamato ad aiutare ristoratori che sono in difficoltà e che sembrano essere sull’orlo della chiusura per i motivi più disparati. In quest’occasione lui lo aveva invitato a far visita a un locale in cui la prorietaria era convinta di essere una principessa e tendeva così a vestirsi come tale, oltre ad essere davvero generosa con i clienti, ma senza tenere presente quanto questo potesse essere un danno sul piano economico.

Il gesto inaspettato di Antonino Cannavacciuolo per Joe Bastianich

Non tutti sono a conoscenza di una passione particolare che Antonino Cannavacciuolo ama coltivare quando è lontano dai fornelli. Il tempo libero per un professionista come lui è davvero poco, ma appena ne ha la possibilità ne approfitta per salire in sella alla sua moto, ritenuta ideale per chi ama l’adrenalina e stare a contatto con la natura come lui.

La sua scelta è ricaduta su una moto tutta italiana, a conferma di come, come in cucina, lui faccia il possibile per preservare un concetto importante, quello del “Made in Italy”. Nel suo garage è infatti presente una Ducati Diavet, un modello nato in modo quasi casuale nel 2011 con l’obiettivo di mettere sul mercato qualcosa di inusale e diverso da quanto siamo abituati a vedere in commercio.

Cannavacciuolo Bastianich Diavel
Antonino Cannavacciuolo in sella alla sua Diavel con Joe Bastianich – Foto | Facebook @mrdiavel – Derapate.it

Caratteristiche che evidentemente hanno colpito lo chef partenopeo, che non ha esitato ad acquistarne una per il suo garage. È stato lui stesso a pubblicare uno scatto in cui lo vediamo in sella alla sua due ruote di cui è davvero orgoglioso, con affianco appunto Bastianich. Quest’ultimo forse sperava di provarla personalmente, ma non è stato accontentato dall’amico.

L’immagine, come è facile immaginare, ha scatenato non pochi commenti, uno di questi da parte di un follower che ha voluto sfruttare tutta la sua “vena ironica” scrivendo: “Cannavacciuolo non è certo da moto!! Sembra un sacco di patate sopra quel mezzo“. Chissà se il diretto interessato ha avuto modo di leggerlo, forse no, visto che difficilmente avrebbe evitato di rispondere, ovviamente con il suo consueto sarcasmo.

Un modello davvero particolare

Non sembra essere così casuale la scelta di Cannavacciuolo di puntare sulla Diavel. Nel corso della sua storia professionale, infatti, si è sempre dimostrato un professionista fuori dagli schemi. caratteristica che secondo alcuni non corrisponde alla Diavel, mentre in realtà è piaciuta a chi non voleva un modello come tutti gli altri.

L’effetto voluto dall’azienda di Borgo Panigale è riuscito in pieno: pur essendo nata per essere qualcosa di nicchia, a sceglierla sono state negli anni ben 35 mila persone. Il bilancio può essere inoltre considerato positivo anche per un altro motivo tutt’altro che di secondo piano: in genere quando si lancia un modello si registra un boom, per poi avere un calo fisiologico, mentre qui si è sempre stati costanti, intorno alle 6 mila unità l’anno.

Insomma, un segno evidente di come le aspettative possano essere smentite dai fatti. E chissà che ora la scelta fatta da Cannavacciuolo non possa generare proseliti.

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