La MotoGP lo ha deciso ufficialmente e questo cambia le carte in tavola per il futuro: non potranno essere più di quelle attuali
La MotoGP sta vivendo un momento di transizione tra il periodo di dominio delle case giapponesi (Honda, Yamaha, Suzuki) e l’esplosione definitiva della Ducati. La casa di Borgo Panigale ha cercato per anni il giusto equilibrio tra potenza del motore e guidabilità e finalmente sembra essere arrivata a dama.
Non solo Bagnaia è campione del mondo in carica, ma anche quest’anno sembra ben indirizzato. Il tutto senza considerare il fatto che a sfidarlo ci sono altre due Rosse (Non ufficiali), come quella di Martin e di Bezzecchi.
Questo dominio sta mettendo in difficoltà anche Marc Marquez che è alle prese con una Honda davvero messa male. Pensare ad una rapida risalita in classifica è piuttosto dura, considerando gli aggiornamenti tecnici di cui avrebbe bisogno la RC213V.
Ecco che quindi l’idea migliore per l’otto volte iridato era quella di balzare in un altro team (come KTM) e provare a ripartire da capo con una nuova avventura. Questa opzione, però, adesso diviene complicata in chiave 2024 per l’ultima decisione ufficiale presa dalla DORNA.
Secondo quanto dichiarato dallo Chief Sporting Officer della DORNA Carlos Ezpeleta, figlio di Carmelo, intervistato nel podcast Tot costa, su Catalunya Radio, non ci sono possibilità (almeno nell’immediato) di poter vedere aumentato il numero di moto presenti sulla griglia di partenza della MotoGP.
Questa notizia ha un effetto sul possibile passaggio di Marquez in KTM (definitivamente tramontato per il 2024) per un semplice motivo. Considerando che Binder e Miller hanno già un contratto in essere per la prossima stagione e che Pedro Acosta è in rampa di lancio, direzione Gas Gas, rimaneva solo la chance di creare un nuovo team per il #93.
Ora invece lo spagnolo dovrà mettersi l’anima in pace cercare di lavorare al meglio con l’HRC, cercando di risollevarsi da un punto di vista tecnico e sportivo. Il tetto massimo di 22 moto verrà quindi rispettato anche nel 2024, anzi con la prospettiva, come confermato da Ezpeleta, se possibile, di arrivare all’ideale di 20, come in Formula 1.
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