Oggi vi proporremo un curioso test riguardo allo scarico dei km sulle auto moderne, e siamo sicuri che la risposta vi sorprenderà.
L’acquisto di un’auto è diventato un serio problema per la gran parte dei cittadini, a causa dei prezzi sempre più alti che i costruttori stanno proponendo. Non c’è da sorprendersi, dunque, del fatto che il 2022 sia stato un anno davvero nero sul fronte delle vendite, anche se i primi mesi del 2023 hanno dato qualche cenno di ripresa.
Sul fronte del prodotto nuovo, inoltre, è nato un nuovo problema, legato ai tempi di consegna dei veicoli. Infatti, la crisi dei microchip e la guerra tra Russia ed Ucraina ha portato le case automobilistiche a dover allungare i tempi di produzione, con Audi e Volkswagen che avevano addirittura interrotto la costruzione di alcuni modelli per tamponare l’emergenza.
L’acquisto dell’auto nuova ha creato molti problemi, e gli automobilisti hanno iniziato a puntare sull’usato. Di conseguenza, anche in tal senso non sono mancati i rincari, ma è ovvio che avere a disposizione un veicolo in pronta consegna possa attirare i clienti, che però hanno comunque un problema da risolvere.
Quando si acquista un veicolo usato, infatti, c’è sempre il terrore di un chilometraggio troppo elevato, o che comunque sia stato manomesso tramite l’operazione di scarico. I costruttori stanno lavorando per impedire di svolgere questa attività sulle vetture più moderne, ed ora vi proporremo un interessante test per capire a che punto siamo arrivati.
Quando si va ad acquistare un’auto usata, la prima cosa che si guarda, oltre al prezzo, è il suo chilometraggio, ed è importante cercare di capire se esso sia stato manomesso oppure no per evitare brutte sorprese. Un test dell’ADAC, ovvero l’Automobil Club Tedesco, simile alla nostra ACI, ha cercato di capire quanto siano migliorate le cose sulle vetture moderne.
Per fare questa prova, sono state scelte tre auto diverse, di tre costruttori differenti, tutte immatricolate dopo il 2018. Per effettuare il test, è stata utilizzata un’apparecchiatura che si è collegata alla porta OBD. Le vetture scelte erano una Ford Kuga del 2019, una Opel Grandland X del 2020 ed una Peugeot 208, anch’essa del 2019. Si tratta, a questo punto, di veicoli molto recenti, e ci si attendeva che il risultato potesse essere positivo, ma in realtà le cose sono andate in maniera differente.
I tecnici dell’ADAC, come potrete vedere dal video postato in basso, hanno invece dimostrato che, pur trattandosi di vetture moderne, è ancora molto facile poter scaricare i chilometri a proprio piacimento. Infatti, basta collegare questa sorta di strumentazione alla porta OBD, tranne che per l’Opel Grandland X.
Su questa vettura, infatti, occorre togliere del tutto il quadro strumenti e poi collegare le apparecchiature necessarie. Dunque, c’è ancora tanto da fare per evitare la truffa dei km da scalare, una pratica, purtroppo, ancora troppo diffusa. Se state per acquistare una vettura usata, fate tutte le verifiche del caso prima di incappare in brutte sorprese.
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