Allarme Toyota, così ve la rubano sicuro: basta solo un Nokia 3310, guardate come fanno

Negli USA da diverse settimane è stato diramata un’allerta che riguarda le macchine Toyota, che sono finite nel mirino degli hacker.

Se avete in programma di acquistare una nuova auto, ecco che scatta sui social o comunque sul web la ricerca dei modelli più in voga, magari guardando recensioni che riportano pregi e difetti delle vetture. C’è però chi anche prova a guardare un altro particolare. Infatti ci sono alcuni modelli, più di altri, che sono sempre nel mirino dei ladri. Per questo è meglio saperlo in partenza, così magari da pensarci due volte prima di dare l’ok per un acquisto.

Toyota e Nokia 3310
Toyota e Nokia 3310

Le tecniche di furto si sono affinate nel corso dei decenni e spesso basta solo una piccola distrazione per permettere al ladro di mettere a segno il colpo in modo del tutto indisturbato. A meno che non si tratti di vetture di gran classe o SUV, che finiscono per essere rivenduti e immatricolati nuovamente in alcuni Paesi (soprattutto dell’Europa dell’Est), il furto d’auto ha come obiettivo principale lo smercio dei componenti di ricambio sul mercato nero.

Proprio in queste settimane negli USA sta emergendo ad esempio un dato inquietante che riguarda le Toyota, con un aumento di furto e anomalie che riguardano i suoi mezzi. In pratica si è scoperto che dei dispositivi artigianali sono in grado di avviare il motore di un’auto dell’azienda giapponese, che fa parte di una galassia piuttosto importante che comprende diversi marchi, in pochi secondi. Quel che è peggio è che molti di questi dispositivi finiscono sul web, dove chiunque può acquistarli per cifre abbordabili.

Toyota, così gli hacker riescono ad accenderle

Gli esperti di sicurezza informatica Ken Tindell e Ian Tabor hanno scoperto e segnalato alla Toyota che è possibile entrare nelle auto usando alcuni dispositivi rudimentali solo poggiandolo sui fari di diversi modelli. In pratica a causa del problema tecnico, gli hacker possono inviare un messaggio di accensione alla centralina della vettura pur non avendo le chiavi.

Per qualche motivo, alcuni modelli Toyota, incluso il famoso RAV4, accettano messaggi da altre centraline e questi sistemi sfruttano proprio questo per scardinare le difese dell’auto ed entrare. Gli esperti nella sicurezza sono riusciti a creare un dispositivo personalizzato per sfruttare la vulnerabilità utilizzando componenti da 10 dollari integrati in un altoparlante Bluetooth JBL. Ma questa tecnica si è talmente evoluta che oggi sono usati anche dei cellulari di vecchia generazione, come il Nokia 3310.

In pratica un malintenzionato deve solo collegare lo smartphone al veicolo utilizzando un cavo standard, poi ecco che in pochi tocchi è possibile sbloccare la Toyota e avviarla. Si è scoperto che con questo metodo è possibile aprire non solo auto di questo marchio ma anche Lexus e veicoli Maserati. I dispositivi per sfruttare la vulnerabilità partono da 2.500 euro e arrivano fino a 18.000 euro. In alcuni casi, online sono rintracciabili come strumenti per sbloccare un’auto o per l’avviamento di emergenza di un veicolo immobilizzato.

Toyota ha ignorato inizialmente questi allarmi ma a quanto pare sta lavorando già nell’ombra per trovare una soluzione. Anche perché il rischio che certi “trucchi” arrivino in Europa è alto.

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