Autovelox arancioni e blu: quali sono le differenze

Gli autovelox sono sempre un grande timore per tutti gli automobilisti, ma tra quelli blu e arancioni ci sono delle differenze da sapere.

Nonostante si tratti di un mezzo con l’idea di tutelare i cittadini da coloro che vedono la strada come un circuito di F1, gli autovelox hanno spesso diviso l’opinione pubblica. C’è sempre molto timore quando si guida in strada e si vedono questi aggeggi che rilevano la velocità delle auto.

Sicuramente avremo però fatto caso al fatto che ci sono due tipologie di autovelox, con i primi che sono arancioni, mentre i secondi blu. Non si tratta semplicemente di una distinzione cromatica, ma ci sono anche delle differenze da un punto di vista dell’utilizzo.

Autovelox (Adobe)
Autovelox (Adobe)

Partiamo prima di tutto con il dire che le colonnine degli autovelox devono avere delle posizioni ben chiare e precise. Infatti devono sempre essere ben segnalate in modo tale da essere visibile da tutti i cittadini, a prescindere dal fatto che siano arancioni o blu.

Nel caso in cui non siano stati segnalati in maniera chiara ed evidente, allora l’automobilista potrebbe tranquillamente fare ricorso per poter vedersi annullare la multa. Inoltre gli autovelox di natura mobile dovranno sempre essere utilizzati con una pattuglia di Polizia presente.

Quindi questa è la distinzione iniziale che specifica cosa siano gli autovelox e ora vediamo perché alcuni sono arancioni e altri blu. I primi vengono chiamati “Velo Ok”, ovvero si trattano di grosse scatole di che al loro interno presentano un autovelox.

Questi modelli presentano al loro interno un oblò che permette così alla telecamera di poter segnalare la velocità delle auto. Si trattano di autovelox spesso “fantasmi” infatti tante volte non hanno nulla, ma portano comunque a un rallentamento in macchina.

Laser per autovelox blu: cosa cambia con i Velo Ok

Dunque le colonnine arancioni sono degli autovelox che non presentano al loro interno un sistemo stabilmente interno per valutare la velocità. Tante volte infatti si dice che per queste strutture sia fondamentale la presenza di una pattuglia.

In realtà non è così perché non sono considerate delle strutture mobili, semplicemente non sono sempre prive di telecamera. Diverso è il caso per quanto riguarda le colonnine blu, perché in questo caso gli autovelox prevedono l’inserimento già nella struttura di una telecamera.

Hanno funzionamento sia durante il giorno che nella notte, in quanto presentano una tecnologia laser e una telecamera che è in grado di poter sfruttare l’effetto infrarossi. In questo modo può riconoscere in ogni circostanza la targa dei guidatori.

In questi autovelox inoltre è stato di recente anche un altro particolare controllo che di sicuro non piacerà ai furbetti della strada. Stiamo parlando infatti del “Targa System”, dunque queste colonnine non soltanto daranno modo di calcolare la velocità, ma allo stesso tempo anche conoscere la copertura assicurativa.

Se questa dovesse essere scaduta o si trattasse di una vettura che non è coperta da essa, allora scatterebbe immediatamente la multa. Il discorso è che si dovrebbe sempre rispettare velocità e assicurazione, ma di sicuro le più “pericolose” sono gli autovelox blu, mentre quelli arancioni possono “perdonare” maggiormente i guidatori.

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