Limite di velocità troppo basso? Arriva una decisione assurda

Il limite di velocità va rispettato sempre. Ci sono dei casi in cui però questa regola diventa davvero eccessivamente pesante.

La viabilità in Italia si sta modificando da Nord a Sud, con le imprese che hanno modo di lavorare tantissimo. Naturalmente questo comporta anche una serie di modifiche dei limiti di velocità e in certi casi ci possono essere degli eccessi di zelo, come per questo sindaco.

Limite di velocità (AdobeStock)
Limite di velocità (AdobeStock)

Siamo nel dicembre del 2015 e ci troviamo nella città di Brescia, con la Leonessa d’Italia che ha da poco visto completare i lavori per la Tangenziale Sud. Un grande cambiamento, dato che si è portata la percorrenza a tre corsie per senso di marcia.

Ennesima dimostrazione dunque come la Provincia lombarda stia crescendo sempre di più a vista d’occhio e il traffico sia in aumento. Quando aumentano le macchine, aumenta però anche lo smog e lo sa bene il Sindaco Emilio Del Bono.

L’ottimo primo cittadino, che poi sarebbe stato rieletto per la seconda volta nel 2018, prese una delle decisioni sicuramente più discutibili della sua ottima amministrazione. In quel periodo la Tangenziale Sud con tre corsie di percorrenza avrebbe dovuto avere un limiti di 90 km/h, rispetto ai 110 km/h stabiliti per Legge.

Naturalmente non tutti conoscevano questo cambiamento e l’anno iniziò così con tantissime multe, con i costi che sono sempre variabili. Questo scatenò l’ira dei cittadini che sapevano di aver subito un abuso di potere, infatti venne presentato ricorso al Tribunale.

La nuova regola era partita il 30 dicembre, ma ebbe vita breve, infatti, anche in seguito a una riunione in Regione Lombardia, il 14 gennaio venne già riportato il vecchio limite a 110 km/h.

Limite velocità abbassato: perché questa scelta?

Per potersi vedere revocata la multa però ci sarebbe dovuto essere un ricorso. Non bastava infatti constatare come il limite fosse considerato illegale, chi fosse passato sopra i 90 km/h in quel periodo sarebbe comunque stato multato.

Alla fine tutti coloro che si presentarono davanti al Giudice ebbero ragione, ma la decisione non era stata casuale. Brescia infatti è una delle città come il tasso più elevato di polveri sottili e tra il 2015 e il 2016 la situazione era critica.

Per questo motivo il Sindaco Del Bono e la sua amministrazione avevano pensato di poter migliorare la situazione abbassando i limiti. La motivazione dunque è sicuramente lodevole, ma probabilmente non ha tenuto conto di un problema.

90 km/h in una strada a tre corsie sono oggettivamente pochi, non lo dico io ma lo stabilisce la Legge, dunque il risultato finale sarebbe stato solamente una brusca frenata nella zona dell’autovelox e una rapida accelerazione subito dopo.

Il risultato dunque sarebbe stato ben peggiore del lasciare semplicemente andare i guidatori a 110 km/h. Questo fu il momento di gioia massimo dell’opposizione, infatti il consigliere della Lega Fabio Rolfi aveva attivato un servizio per poter aiutare le famiglie a fare ricorso contro queste multe.

Alla fine, dopo aver accettato le decisioni Regionali, Emilio Del Bono ripropose il vecchio limite di velocità, non senza un annuncio. Il problema delle polveri sottili a Brescia è di certo di primaria importanza, dunque rispettare i limiti di velocità è nell’interesse di tutti i cittadini.

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