La Lamborghini e il suo proprietario: ora c’è ben poco d’italiano

La Lamborghini è una delle grandi eccellenze del Belpaese, ma ormai solo il nome e l’azienda base sono legati alla nostra bella Italia.

Pur trattandosi di uno dei principali modelli legati alla potenza e alla bellezza dell’automobilismo, la Lamborghini non è di certo quella più antica, anzi si tratta di un’azienda nata “solo” nel 1963 a Sant’Agata Bolognese.

L’ideatore è stato il leggendario Ferruccio Lamborghini, un uomo entrato nella storia perché capace di sfidare Enzo Ferrari, ma ormai l’Italia sembra essere solo un lontano ricordo di quello che fu il mito della casa emiliana.

Lamborghini logo (Adobe)
Lamborghini logo (Adobe)

Sono stati fin da subito diverse le grandi realtà straniere che hanno deciso di mettere le mani nel mondo della Lamborghini, prima di tutto con la Chrysler e poi l’inserimento di Megatech, direttamente collegato all’azienda indonesiano di Sedtco Ltd.

Il vero cambiamento epocale avvenne nel 1998, quando l’azienda emiliana venne acquistata dall’Audi, con il grande marchio bavarese che ha cambiato completamente la storia. Da quel momento in poi sono stati in molti a considerare la “Lambo” quasi come un succursale tedesca e oggi lo dimostra ancora di più la sua Presidenza.

Essendo sotto il gruppo Audi, e a sua volta all’interno del Gruppo Volkswagen, si può dire che il capo assoluto della Lamborghini sia Hans Dieter Potsch, ovvero il chairman dell’azienda principale, ma per quanto riguarda il marchio di Sant’Agata Bolognese è ancora un teutonico a esserne a capo.

Si tratta di Stephan Winkelmann, un uomo che in Lamborghini conoscevano già benissimo dall’1 gennaio 2005, giorno in cui venne nominato per la prima volta come il numero uno dell’azienda e con la carica che rimase la stessa fino al 15 marzo 2016.

Chi è Stephan Winkelmann? Secondo mandato in Lamborghini

Stephan Winkelmann è nato a Berlino il 18 ottobre del 1964, ma la maggior parte della sua vita è stata in Italia, con la laurea che la ottenne in Scienze Politiche a Monaco di Baviera dopo aver trascorso gli studi a Roma.

Inizialmente in carriera ha collaborato con la Mercedes, prima di tornare in Italia nel 1994 e collaborare per 10 anni con la FIAT, guadagnandosi così l’attenzione della Lamborghini che lo fece diventare Presidente.

Stephan Winkelmann
Stephan Winkelmann Lamborghini (Ansa Foto)

Il suo ruolo nel mondo dell’automobilismo è sempre stato di primo livello, tanto è vero che dopo aver lasciato vacante la posizione nella Lamborghini divenne immediatamente il Presidente della categoria sportiva dell’Audi.

Un altro grande traguardo avvenne l’1 gennaio 2018, anno in cui venne nominato come il Presidente della Bugatti, un’altra delle più grandi aziende di sempre nel mondo dei motori, ma alla fine il “primo amore” non si scorda mai.

La sua vita tornò dove tutto era iniziato, perché il passaggio di Stefano Domenicali ai vertici della F1 lasciò libero il posto di Presidente della Lamborghini e dunque Stephan Winkelmann ha potuto riprendere la sua carica dall’1 dicembre 2020.

Tutto è ben quel che finisce bene, con il tedesco più italiano di tutti che torna nell’azienda italiana più tedesca al mondo.

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