Ferrari, ora scatta la fuga: in tanti pronti a scappare da Maranello

La Ferrari sta vivendo un momento molto difficile e sembra che altri tecnici possano lasciare. Ecco la situazione che c’è a Maranello.

Tempi duri in casa Ferrari dopo l’inizio della stagione 2023. Di questi tempi, un anno fa, Charles Leclerc e Carlos Sainz avevano piazzato una brillante doppietta in Bahrain, mentre la Red Bull era annegata nei suoi problemi di affidabilità. La situazione attuale è invece l’esatto opposto, ma con un’importanze differenza.

Ferrari SF-23 (LaPresse)
Ferrari SF-23 con Leclerc in Bahrain (LaPresse)

Il team di Milton Keynes, prima del doppio ko di Max Verstappen e Sergio Perez, era riuscita a giocarsi la vittoria con le Ferrari, che invece, una settimana fa, si prendevano un secondo al giro. In queste condizioni lottare per il mondiale è impossibile, ed a Maranello sta esplodendo anche una guerra interna.

Ferrari, altri ingegneri potrebbero andarsene dalla Rossa

Sino a qualche anno fa, lavorare in Ferrari era un vero e proprio privilegio. Si aveva la sensazione di trovarsi in un ambiente storico, in cui tutto era legato alla leggenda di questo team e di questa azienda così vincente ed importante. Adesso, delusione dopo delusione, tutto ciò sta svanendo, e la situazione si è complicata.

Il primo addio degno di nota è stato quello di David Sanchez, il capo aerodinamico che ha rassegnato le dimissioni in questa settimana. Nel suo caso, c’è ancora da capire se si è trattato di un addio volontario o se, come nel caso di Mattia Binotto, è stato spinto ad andarsene a causa del progetto fallimentare di cui è responsabile insieme ad Enrico Cardile.

Sanchez dovrà ora affrontare un periodo di gardening, per poi potersi accasare in una squadra inglese, non meglio precisata, con cui ha già un accordo. Tuttavia, le voci parlano di un arrivo in McLaren, visto che Andrea Stella, nuovo team principal della squadra di Woking, pare averlo contattato già da qualche tempo.

Secondo alcune fonti, pare che anche altri tecnici abbiano inviato il loro curriculum verso altri team, rendendosi disponibili a lasciare la Ferrari come fosse una squadra qualunque. La sensazione è che Frederic Vasseur sia un team principal molto duro, che non ha alcuna intenzione di garantire il posto di lavoro a chi non merita di stare a quei livelli.

Con Binotto, dopo la morte di Sergio Marchionne, altro famoso tagliateste, in molti si erano adagiati sugli allori, convinti che l’ingegnere di Losanna non li avrebbe mai rimossi, e così era stato. Vasseur, dal canto suo, ha un approccio del tutto diverso, e solo il futuro ci dirà se le sue modalità sono quelle corrette.

La certezza è che non si poteva continuare a lavorare in questa maniera, visti gli ormai troppi progetti sbagliati che sono venuti fuori in questi anni. Una figura che sicuramente manca è quella del direttore tecnico, che è presente in ogni altra squadra, ma che a Maranello latita ormai da troppi anni.

Charles Leclerc è preoccupato per il suo futuro

Uno di coloro che potrebbe lasciare la Ferrari in futuro è Charles Leclerc, visto che il suo contratto andrà in scadenza alla fine del 2024. Nel corso dell’inverno abbiamo parlato tante volte di quanto il 2023 fosse fondamentale per la Scuderia modenese nella conservazione dei rapporti con il monegasco, ma a vantaggio della Rossa c’è anche una Mercedes in grossa crisi.

L’unica alternativa valida al Cavallino, visto che Max Verstappen domina in Red Bull, è proprio la squadra di Toto Wolff, che però è messa peggio della Scuderia modenese al momento. Leclerc è comunque stufo di soffrire a causa di vetture poco competitive, ed in questi giorni ha chiesto un incontro urgente con John Elkann. Tra poche ore si tornerà in pista a Jeddah, dove è lecito non attendersi miracoli, ma almeno qualche segnale di ripresa.

La pista dell’Arabia Saudita, dove contano le velocità massime, potrebbe rivelarsi favorevole alle Rosse, che in Bahrain sono state molto competitive sotto questo aspetto. Se così non dovesse essere, la crisi tecnica sarebbe ufficiale, anche se le cose appaiono già belle che compromesse.

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