Treno in ritardo? Ecco come ottenere il rimborso

Molto spesso ci troviamo di fronte a dei treni sempre in ritardo e questo comporta dei possibili rimborsi che variano a secondo dei casi.

In tante circostanze siamo costretti ad assistere continui scioperi o ritardi delle linee ferroviarie e questo comporta chiaramente moltissimi disagi per gli utenti che devono in tutti i modi cercare di poter arrivare nel luogo di lavoro, per questo motivo ci possono essere anche dei rimborsi.

Treno (AdobeStock)
Treno (AdobeStock)

Il treno che in Italia viene maggiormente utilizzato è Trenitalia, con questa azienda che non ha nascosto il fatto che ogni tanto possano esserci dei ritardi nelle proprie tratte e per questo motivo ha sempre messo in chiaro quali fossero le modalità di risarcimento.

Il primo sconto che può esserci su di un biglietto è legato al fatto che vi è la possibilità di contestare un ritardo all’arrivo che va in un arco temporale dai 30 ai 59 minuti, dunque mettetevi il cuore in pace, sotto la mezz’ora il ritardo è tollerato.

In questo casi dunque l’opportunità di avere un piccolo sconto, nonostante questa scelta sia stata molto spesso contestata, infatti sul singolo biglietto non vi è un reale risarcimento, anzi.

In realtà viene data l’opportunità di applicare un buono sconto del 25% in occasione di un successivo acquisto di un biglietto ovviamente sempre con Trenitalia, nonostante in questi casi ci siano state spesso delle critiche feroci.

La motivazione è legata al fatto che la percentuale va sempre in base al costo del biglietto, dunque alle volte si rischia di avere uno sconto davvero minimo, oppure si utilizza il treno in maniera saltuaria e dunque non si può sfruttare lo sconto, magari preferendo l’utilizzo di auto elettriche.

Ricordiamo infatti come questo sconto non potrà essere eterno, ma dovrà essere obbligatoriamente limitato ai 12 mesi seguenti dal momento in cui è avvenuto il ritardo del treno, limitando e non poco il suo utilizzo.

Nel momento in cui invece il ritardo sarà tra i 60 e i 119 minuti, allora in quel caso si può richiedere il risarcimento del 25% sulla tratta regolarmente svolta, con la modalità che può essere sia con il pagamento in contanti che con accredito su carta di credito.

Nel momento in cui invece si dovessero sforare i 120 minuti, ecco quindi che la modalità sarebbe anche in questo caso doppia, ma lo sconto salirebbe al 50% del totale, ma ci sono alcune possibilità che fanno sì che si possa recuperare tutto il prezzo del biglietto.

Non solo sconti: il biglietto del treno può essere rimborsato per intero

Le casistiche sopracitate parlano di ritardi nel momento in cui si arriva alla stazione e dunque ci sono solamente dei rimborsi in percentuale, ma la situazione cambia se è stata la partenza a non essere avvenuta con i tempi corretti.

Il rimborso infatti può avvenire con un ritardo superiore ai 60 minuti rispetto all’orario prestabilito per la partenza, oppure quando è l’autorità pubblica a voler bloccare un treno nel momento in cui valuta un possibile pericolo pubblico.

Ci può essere anche la possibilità di vedere soppresso il proprio treno, ma attenzione, perché ci possono essere anche dei casi molto più particolari e che riguardano direttamente il biglietto.

Infatti si parla di rimborso integrale nel momento in cui il sito internet e la macchinetta alla stazione ha rilasciato un biglietto con numero di posto, o una cuccetta, che sono già stati prenotati e dunque non possono essere utilizzati dal proprietario.

Per i ritardi all’arrivo vi è solo un modo per poter richiedere il completo rimborso, ovvero pretendere di uscire in anticipo dal treno, dunque non terminare la tratta, nel momento in cui l’approdo alla città finale dovesse avvenire con un ritardo superiore ai 60 minuti.

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