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Formula 1

Gunther Steiner e il passaggio alla Red Bull: è successo davvero

Published by
Vincenzo Capuano

Un nuovo retroscena emerge dal passato dell’esperto Gunther Steiner, ecco cosa accadde quando lui era alla Red Bull.

Un passato di tutto rispetto per l’attuale team principal della scuderia Haas. L’italiano Günther Steiner ha trovato la sua nuova collocazione nel 2016, ma naturalmente non è questa, la sua prima esperienza nel mondo dei motori. Ben 18 anni fa, lavorava infatti con una scuderia di livello massimo, come la Red Bull Racing.

Gunther Steiner (Ansa foto)

Chissà che Sebastian Vettel non diventi un suo nuovo collega tra pochi mesi. Intanto, un addetto ai lavori ha già parlato del futuro del tedesco, almeno secondo le sue previsioni. Intanto, Steiner che ricordiamo è stato anche alla Jaguar Racing nel 2002, ha avuto modo di affinare nel tempo la sua esperienza e così oggi, rivela qualche stuzzicante retroscena agli appassionati del Motorsport.

Gunther Steiner e il suo passato in Red Bull

Per prima cosa, non tutti sanno che il nativo di Merano ha rischiato persino il doppio ritorno nella scuderia delle bevande energetiche, ma che il secondo non c’è ovviamente mai stato, con lui che adesso occupa un ruolo importante a Banbury. Lì, dove nel 2023 avrà da gestire ben due piloti esperti come Kevin Magnussen e Nico Hülkenberg, con quest’ultimo che ufficialmente è arrivato per sostituire un Mick Schumacher che non pare averla presa benissimo. Ma lo sport è anche questione di affari ed ora in Haas non c’è più tempo per aspettare.

Hanno invece aspettato lui che nel 2005, dopo poco tempo in Jaguar, è tornato per poi discostarsi ancora, stavolta poi definitivamente, dalla vita svolta a Milton Keynes, dove ha lavorato a diversi progetti tra cui quello Nascar. Questo, gli consentì di vivere a lungo negli Stati Uniti, dove seguiva molto da vicino il progetto assegnatogli dalla Red Bull, fino al 2008, però. Infatti, a quanto pare, l’arrivo per la scuderia dei Tori di Adrian Newey, avrebbe reso il posto per Steiner, un po’ strettino.

Gli USA però sono stati d’aiuto al classe ’65, che proprio lì ebbe l’opportunità di incontrare Gene Haas, lo statunitense fondatore del team che porta proprio il suo nome. Un lavoro non facile per l’italiano, visto che la nuova scuderia partiva praticamente da zero e per Steiner, c’è stato non solo un lavoro di colloqui per il nuovo staff alle spalle, ma anche la richiesta di ricerca di nuovi partner. E lui ha portato in USA, nomi come Ferrari e Dallara. A breve, per il trentino, inizierà l’ottava stagione di F1 alla Haas.

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