Il Gruppo Stellantis è nato dalla fusione tra PSA e FCA. La parte francese di Peugeot ha influenzato in modo massiccio la produzione italiana della Fiat e degli altri brand nostrani. Con Filosa la musica potrebbe cambiare.
Il “Processo del lunedì”, qualche anno fa alla TV, era una trasmissione che analizzava le partite di calcio della domenica, quando il calcio si giocava solo nel giorno festivo mettendo sotto la lente d’ingrandimento i protagonisti. Il compito dell’informazione non è quello di emettere sentenze, ma di raccontare i fatti avvicinandosi quanto più e possibile alla verità.
Pertanto non facciamo nessun processo a Carlos Tavares, ma se il CEO del Gruppo Stellantis è stato sostituito, usiamo questa espressione, un ragione ci sarà. L’eredità del portoghese, che abbiamo raccontato a seguito della crisi del Gruppo capitanato da Elkann, pesa come un macigno sulle spalle dell’italiano Antonio Filosa. Questi si trova in una condizione e soprattutto in una posizione di vedute opposte al suo collega, per fortuna. Partiamo dalla fine.
Disparati rumor vedevano a stretto giro una cessione di Alfa Romeo e Maserati, ma Filosa sta dando una virata al destino e alle voci circolanti, di queste storiche aziende, con un recupero dell’identità forte, di quella italianità che ha messo sempre al primo posto lo stile e la qualità. In che modo sta operando il CEO? Scopriamolo tramite indiscrezioni: Alfa Romeo farà debuttare le nuove Stelvio e Giulia e l’erede di Tonale. A seguire dovrebbe esserci anche un segmento E. La casa del Biscione e la FIAT torneranno protagoniste e al centro dell’attenzione, perdendo l’accento francese per rivestire i panni e il tricolore.
Inoltre, il mercato di appassionati dei marchi italiani, fedeli come in una religione ad un Made in Italy forte della sua storia ed identità non hanno mai digerito bene l’influenza francese sui modelli, tutti simili e troppo spesso senza personalità. FIAT, forse, accoglierà due nuovi SUV di segmento C che si chiameranno Grizzly e Fastback e poi un pick-up erede della brasiliana Strada. A seguire un van e la nuova Pandina. Se le cose andranno come sperate questo dovrebbe essere il futuro, sempre che qualcosa o qualcuno non si metta di traverso alla rinascita italiana del Gruppo Stellantis.
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