Ci sono nuove tecnologie in fase di sviluppo nel mondo delle quattro ruote, e la Renault vuole sfidare così i colossi cinesi. Ecco la novità che tutti attendevano per combattere il paese del Dragone.
Le vetture che arrivano dalla Cina hanno intenzione di guadagnare sempre più popolarità nel nostro paese ed in Europa, con tanti nuovi marchi in grande crescita. Tuttavia, i costruttori del Vecchio Continente non ci stanno a farsi surclassare senza reagire, e vogliono dare prova di essere all’altezza delle tecnologie che sono in fase di sviluppo. Renault e Volkswagen puntano a sviluppare le auto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, un qualcosa che sta rivoluzionando il mondo odierno.
I marchi cinesi hanno dei tassi di crescita che nessuno riesce ad eguagliare sul fronte delle tempistiche con le quali producono le loro auto. Essi impiegano pochissimo per sviluppare un nuovo modello e per poi passare alla fase di produzione, mentre brand come BMW, Mercedes o Volkswagen ci mettono parecchio, anche 4 anni e mezzo. Tuttavia, ora c’è la soluzione che punta a cambiare in tutto e per tutto questa situazione, così da poter rilanciare l’auto europea, sfruttando le nuove tecnologie.
Per rispondere al dominio cinese, la Renault sta per lanciare la Twingo elettrica di nuova generazione dopo soli 2 anni di lavori, mentre la Volkswagen vuole farcela in massimo 3 anni. I tempi verranno accorciati senza ridurre la qualità del lavoro mediante l’intelligenza artificiale, cosa su cui sta puntando la casa della Losanga. Laurens van Den Acker, a capo del design della casa francese, ha parlato della nuova strategia a “Corriere Motori: “L’IA ha appreso in dettaglio le caratteristiche dei modelli in ogni mercato“. Si riferisce a normative di sicurezza, tecnologiche ed anche al discorso dei costi, con l’iA che parte da un disegno per poi creare modelli che possano avere vari stili e dotazioni.
In sostanza, l’avvento dell’intelligenza artificiale potrebbe accorciare della metà i tempi di sviluppo, portando al risparmio dei costi di validazione del 52% e quelli di sviluppo del 41%. Dunque, la Renault potrebbe aver trovato la quadra per rispondere alle tempistiche da record delle case cinesi nello sviluppo dei modelli, anche se per raggiungere i cinesi ci vuole ancora molto.
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