Il Governo ha deciso di cambiare alcune regole per gli automobilisti, con aggiornamenti importanti su vari fronti. Andiamo a scoprire quali sono le novità che arrivano dopo l’approvazione del dl Infrastrutture degli ultimi giorni.
Con un totale di 141 voti favorevoli e 59 contrari, la Camera ha promosso il dl Infrastrutture, il cui testo ora passerò al Senato, dal quale verrà poi trasformato in legge a tutti gli effetti entro domenica 20 di luglio. Nel testo, come ampiamente prevedibile, vi è il rinvio del divieto alla circolazione per le auto diesel Euro 5, prodotte tra il 2009 ed il 2015, per cui si è duramente battuto Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Inoltre, verranno rimappati gli autovelox attivi, ed è stata eliminata la modifica che prevedeva l’aumento dei pedaggi in autostrada, altra battaglia vinta dal leader della Lega. Sul fronte autovelox, è stato ufficializzato che i comuni saranno obbligati a dichiarare e censire al ministero dei Trasporti tutti gli strumenti che utilizzano per rilevare il superamento dei limiti di velocità. Nel caso in cui questa procedura non venga eseguita, tutti gli autovelox non saranno considerati utilizzabili. Una novità che potrà cambiare e non poco il loro sistema di utilizzo in futuro.
Il dl Infrastrutture non risponde in merito alla sentenza della Corte di Cassazione, che ha dichiarato che le multe, per essere considerate valide, debbano provenire da autovelox omologati e non solo approvati. Il blocco delle auto diesel Euro 5 , è stato rimandato di un anno esatto, al primo di ottobre del 2026, e non riguarderà i comuni con più di 30.000 abitanti ma solo quelli che ne contano più di 100.000. Se le regioni interessate decideranno di applicare altre leggi per il rispetto dei limiti sulle emissioni, potranno anche decidere di non bloccare le auto più inquinanti e di farlo in un’altra maniera.
E la questione dei pedaggi autostradali? Tutto si è concluso senza modifiche, visto che l’aumento di un euro ogni 1.000 km non è stato approvato, cosa che sarebbe dovuta entrare in vigore dal primo di agosto prossimo, in corrispondenza delle grandi partenze estive. Non ci sarà alcun aumento dei pedaggi in base a quanto reso noto, ed il dl Infrastrutture non ha rivelato alcuna modifica alle vigenti norme. Novità anche per i lavori sul Ponte sullo Stretto di Messina, che diventerà una stazione appaltante qualificata. Ciò significa che potrà gestire in tutta autonomia gli appalti per i lavori, così da poter accorciare i tempi del loro svolgimento.
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