Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo della F1, ha faticato molto sin qui nella sua prima stagione in Ferrari. Secondo Bernie Ecclestone, non saranno possibili dei grandi miglioramenti in chiave futura.
Siamo entrati ufficialmente nella settimana del Gran Premio di Gran Bretagna, l’appuntamento di casa per Lewis Hamilton, padrone in ben nove occasioni in quel del Northamptonshire. Nel 2024, colse una vittoria da sogno interrompendo un digiuno dal gradino più alto del podio che durava da oltre due anni, per poi ripetersi a Spa-Francorchamps poche settimane dopo. Per la prima volta, Sir Lewis arriverà a Silverstone da pilota Ferrari, e per vederlo dal vivo vestito di rosso, è attesa una vera e propria invasione di tifosi.
Tuttavia, la prima parte di stagione è stata molto deludente, con appena 91 punti conquistati, a -28 da Charles Leclerc, costantemente più veloce di lui, molto più di quanto non racconti il gap in classifica. In Austria, dove la Ferrari ha portato il nuovo fondo, Hamilton è apparso molto più a proprio agio ed ha chiuso al quarto posto, in attesa di conquistare il primo podio in gara al volante di una Rossa. Il successo nella Sprint Race di Shanghai non basta per considerare questa stagione sufficiente, soprattutto pensando al palmares dell’asso di Stevenage, voglioso di riscatto.
Al Gran Premio d’Austria si è rivisto, dopo tanto tempo, Bernie Ecclestone, l’ex patron della F1, che il prossimo 28 di ottobre raggiungerà la veneranda età di 95 anni. L’uomo dal patrimonio stimato di circa 2,4 miliardi di dollari era presente sul podio, e nel corso del fine settimana, ha concesso un’interessante intervista a “SKY Sports F1 UK“. Ecclestone non è apparso possibilista sulla vittoria dell’ottavo titolo mondiale da parte di Lewis Hamilton, affermando che il nuovo pilota della Ferrari è stato molto fortunato durante il suo periodo d’oro, per via della mancanza di concorrenza che trovò all’epoca.
Mister E, come nel suo stile solito, non ha avuto peli sulla lingua: “Non penso che Hamilton riuscirà a vincere l’ottavo titolo mondiale. credo che sia stato abbastanza fortunato quando era davanti, perché, prima di tutto, non aveva concorrenza, il che gli ha reso la vita più facile. Ora ha degli avversari, mentre quando vinceva, non c’erano molti altri al vertice. Mi auguro che porti a compiuto il proprio lavoro. Se dovesse vincere il titolo dove si trova oggi, sarebbe una storia ben diversa“.
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