I competitor del marchio della Losanga avranno strabuzzato gli occhi per la scelta compiuta in Francia. I venti di guerra hanno spinto la Renault a investire nel comparto della Difesa.
La guerra da sempre è un grande business per i produttori di armi. Da oltre tre anni si combatte una guerra in Ucraina, e c’è una corsa in Europa agli armamenti. Uno scenario che non può lasciare tranquilli i cittadini che stanno osservando passivi una pericolosa escalation. Armi e innovazione tecnologica, oggi camminano di pari passo, e la Renault potrebbe essere la prima Casa automobilistica europea a fare il suo ingresso nel comparto della Difesa.
Sembrerebbe che, da indiscrezioni, trapelate dalle parole del Ministro della Difesa Sébastien Lecornu, un costruttore francese di automobili, è pronto a produrre droni in Ucraina, paese profondamente ferito al cuore dalla guerra con la Russia. L’invasione decisa da Putin ha rotto degli equilibri che non potranno più tornare come prima del conflitto. Scopriamo la nuova frontiera di Renault.
“Stiamo per intraprendere una partnership senza precedenti in cui una grande azienda produttrice di automobili francesi unirà le forze con una Pmi della difesa francese per produrre droni in Ucraina”, ha affermato il ministro a Le Monde.
La produzione sarà in via prioritaria destinata all’esercito ucraino, “ma faremo anche in modo che il nostro esercito ne tragga vantaggio, per avere un addestramento tattico e operativo permanente che sia attinente alla realtà” bellica. L’assemblaggio sarà di competenza degli ucraini perchè secondo il Ministro della Difesa francese “sono più bravi di noi a progettare droni e soprattutto a sviluppare le strategie che li accompagnano“.
Dalle dichiarazioni del Ministro francese, trapela anche la volontà di inviare più mezzi che uomini in Ucraina, dove l’offensiva russa non sembra cessare. Al momento non ci sono ancora delle decisioni ufficializzate né è possibile fare previsioni nel lungo periodo, ciò che è certo che la tecnologia sta giocando nelle guerre un ruolo centrale, e gli investimenti e le spese belliche hanno un fattore determinante per l’esito di un conflitto bellico. Il mondo purtroppo sta tornando a essere un posto pericoloso e le case automobilistiche stanno cavalcando un altro trend in una fase di crisi.
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